De Monstris – Il Funeral Death Doom Secondo The NULLL Collective
Mostruosa opera prima del progetto The NULLL Collective, che vede coinvolto il duo americano/belga formato da E.M. Hearst – già attivo con Wraith of the Ropes e Torture Wheel – e Stijn van Cauter, del quale, per ovvi motivi di spazio, citerò soltanto gli Until Death Overtakes Me. Chi segue i numerosi progetti di Stijn (autentico cuore pulsante della scena funeral doom mondiale) non avrà alcuna esitazione di fronte a De Monstris, e sarà ancora una volta ripagato con musica di eccelsa qualità.
The NULLL Collective amplifica all’ennesima potenza tutte le armi del funeral death doom più claustrofobico e asfissiante. De Monstris è “positivamente” agghiacciante nella sua opera di flagellazione sonora. La cura dedicata alla “parte bassa” del sound va oltre l’immaginazione. La programmazione assume i contorni di uno spettro industriale, infondendo all’atmosfera una freddezza tagliente e una meccanicità di profonda perdizione. È facile ritrovarsi in uno stato di trance, in un luogo mentale dal quale è difficile trovare vie di fuga. Ma, una volta immersi, anche compressi e schiacciati, si rimane stregati da tutto. Persino dal comparto grafico, con un libretto color pergamena gialla, decorato da immagini di creature mostruose e simbolismi rituali perfettamente in linea con la componente musicale.
Tra innovazione e straniamento: la forza del dettaglio
Innovazione e avanguardia sono due parole che tornano spesso in mente, ed è curioso accostarle a un genere come il funeral doom, che per sua natura si fonda su poche, ferree regole. Eppure, con De Monstris, si va decisamente oltre: nulla è scontato, nulla è davvero convenzionale, nemmeno per chi crede di sapere cosa aspettarsi.
Non c’è alcuna concessione alla fruizione facile (per quel che può significare, in questo ambito). I brani avanzano con un passo terrificante e inesorabile, senza preoccuparsi di apparire “belli”. Sono invece fieri, statuarî, capaci di prosciugare tutto ciò che incontrano. L’aria manca, ma ci si sente comunque a proprio agio, anche grazie a una trovata degna della portata dell’opera: le due parti di Repulsugloid, composizioni di due minuti ciascuna che, a uno sguardo superficiale alla tracklist, potrebbero sembrare semplici intermezzi strumentali, e che invece riescono ad aumentare ulteriormente il valore del disco. La loro doppia funzione è evidente. Da un lato smorzano lievemente l’asfissia generale con ritmi più sostenuti, dall’altro operano un’incredibile fusione tra death metal e funeral doom, dai tratti stranamente alienanti.
Drum machine glaciale, growl disumano, atmosfera rituale
Il rituale principale si sviluppa su tre brani: Exocation of the Void-Self, Divine Skin e Feed the Whore. Tre gemme guidate da un growl profondo e inumano, che accompagna l’ascoltatore in un abisso sonoro congelato, impreziosito da una matrice dark ambient e da una drum machine glaciale e pulsante. Questi pezzi generano una strana sensazione: un tepore inaspettato, difficile da etichettare. Chitarre e voce, seppur estreme e bestiali, riescono a mantenere accesa una fiammella umana, mentre il resto del sound produce un totale, angosciante distacco.
De Monstris sembra rappresentare l’evoluzione del marchio Until Death Overtakes Me. Nulla viene offerto su un piatto d’argento, nulla cerca di compiacere. Questa è arte, e come tale piacerà solo a poche individualità. Ma proprio per questo sarà difficile staccarsene, rapiti dal suo magnetismo profondamente malsano. È il richiamo di luoghi ancora inesplorati, un volto diabolico nascosto dietro una maschera apparentemente amichevole.
Ancora una conferma dalla fucina Aesthetic Death
Aesthetic Death si conferma ancora una volta una delle etichette di riferimento in termini di produzioni estreme. Ancora una volta ha dimostrato cosa significhi saper attendere il momento giusto per piazzare un colpo tanto decisivo quanto memorabile.
Chiudiamo con la bonus track, apparentemente slegata dal disco, ma perfetta come epilogo: Silent Night. Un titolo ingannevole, per una traccia capace di regalare brividi fuori dal comune. In pochi attimi vi renderete conto che, da oggi, il Natale non sarà più lo stesso.
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85%
Riassunto
Aesthetic Death (2010)
Tracklist:
01. Exocation of the Void-Self
02. RepulsUgloid (Part 1)
03. Divine Skin
04. RepulsUgloid (Part 2)
05. Feed the Whore
06. Silent Night