I danesi The Cleansing per mezzo di Feeding The Inevitable giungono al secondo traguardo in carriera. Questi ragazzi ci sanno senz’altro fare (anche se l’entusiasmo ogni tanto stenta), suonano bene e dimostrano di avere la necessaria dose di passione per risultare interessanti quel giusto.
Il loro death metal è feroce, si nutre di immediatezza e non richiede mai quella fastidiosa dicitura: “servono tempo e ulteriori ascolti per poter essere compreso al meglio“. La loro musica si abbevera alla fonte del death metal americano, mostri sacri quali Morbid Angel ed Immolation vengono chiamati in causa ripetutamente, ma non ci faremo nemmeno mancare “attriti” polacchi della solita triade formata da Behemoth, Vader ed Hate. Una volta decisa e sigillata la formula i Nostri si buttano con la necessaria foga, adoperando una tecnica che gioca il suo importante ruolo, i requisiti per colpire l’immaginario classico sono tutti al loro posto, deposti tutti in maniera ordinata.
Non ci vuole un genio per capire a chi è indirizzata quest’opera di blasfema intensità, i soliti viandanti o archeologi in cerca di reperti avranno di che saziarsi nella quarantina scarsa di minuti messi qui a disposizione. Al resto ci pensano una copertina discretamente indovinata e una produzione in linea con le aspettative.
Pezzi come The Promethean Promise, Your Flesh, Your Curse, A Cheating Progression, Hour of Decadence e Processed For Contamination (molto bella l’atmosfera “slow” creata in questa occasione) sapranno ritagliarsi uno spazio da protagoniste su un disco che tutto sommato non contiene rovinose cadute di stile. C’è da dire che se siete alla costante ricerca di qualcosa in grado di folgorarvi mortalmente (quel qualcosa che esprima fascino da ogni poro) non siete finiti forse nel posto giusto, non sarà di certo questa release a farvi entusiasmare a dismisura. Però, se ciò che cercate è musica onesta, valida e competitiva in campo death metal con Feeding The Inevitable avete trovato un buon passatempo. L’album riuscirà a tenervi la necessaria compagnia in maniera del tutto soddisfacente.
Il growl fa il sporco e brutale lavoro (ottimo e distruttivo declamatore), le chitarre incidono e spargono i loro miasmi finendo spesso su soluzioni un poco più lente, la sezione ritmica si fa quasi da parte, e fa in modo di non farsi troppo notare. Bravi a questo turno i The Cleansing, apprezzabili nonostante il voto possa apparire -a seconda della situazione- non totalmente convincente.
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Summary
Deepsend Records (2011)
Tracklist:
01. The Promethean Promise
02. Third Eye Starring
03. Your Flesh, Your Curse
04. A Cheating Progression
05. Hour of Decadence
06. Processed for Contamination
07. Law of Reciprocity
08. Two Days
09. Crossroads