Teratolith – Eclipse

Eclipse è l’album di debutto dei misteriosi Teratolith (nient’altro che l’unione dei primi due e recenti ep), i nostri fanno il loro passo sotto l’intraprendente Brucia Records, curandosi unicamente di farci arrivare il loro freddissimo industrial/avantgarde/black metal; poco altro ci serve sapere, ed è giusto così.

I Teratolith sono tanto spietati quanto chirurgici, si sente che puntano in primis a soddisfare le proprie esigenze creative, preferendo fare ciò che l’istinto dice loro all’interno di otto opprimenti atti, tutti foderati d’impassibili e cupi aspetti marmorei. Si viene spinti alla continua riflessione e nel fare ciò ci annientiamo con garbo, placidamente.

Eclipse assurge in toto alla dimensione di viaggio. I Teratolith erigono così il loro muro impenetrabile, tinteggiato da una oscurità tangibile ed ambientale, “ferito” meticolosamente da aspre iniezioni black metal che tutto vanno a contorcere e spazzolare.

Non c’è altra possibilità che lasciarlo andare lungo la sua corrente. Dischi come Eclipse si attaccano all’istinto e alla capacità del fruitore di gestire una certa ipnotica dimensionalità. Gli interventi vocali ci sono (belli profondi, innaturali, demoniaci) ma vengono dosati con scrupolo, in tal modo la loro presenza diventa più marcata e “viva”, lasciando di fatto largo spazio all’immaginazione durante la loro urlante assenza.

Otto passaggi per stabilire un flusso preciso ed esplorativo che va a ciondolare secondo l’istinto tra il dark ambient, momenti prima criptici, poi introspettivi e rasoiate black totalmente “negative” ed annichilenti. I Teratolith vanno a gettarsi dentro un canale che può ipoteticamente racchiudere i vari Blut Aus Nord, Reverence, Dødheimsgard, Thorns, Mysticum e Diabolicum. La scelta di lasciare campo libero all’estro e di andare a lambire certa marzialità è simile, anche se va tenuto conto di certe distanze che sussistono tra i progetti (leggasi: una maggior predisposizione al “rumorismo”). Beh, sembra che anche i Teratolith abbiamo le idee chiare a riguardo, e pur lasciando qualche inevitabile ricordo, sembrano bene intenzionati a percorrere una propria ed unica strada.

Il disco merita davvero tanto e sotto certi aspetti sembra prendersela con molta calma. Ogni nuovo ascolto finirà per calcificare sensazioni, andando a nutrire un giudizio positivo che potrà solo crescere ed acquisire forza nel tempo.

Brucia Records (2020)

Tracklist:

  1. One. Death.
  2. Two.
  3. Three. The Oracle.
  4. Four. Misericordia.
  5. Five. Thanatomorphosis.
  6. Six.
  7. Seven.
  8. Eight. Eclipse.

Summary