Svältvinter – Hädangången

Dopo circa cinque anni di sano rodaggio underground fanno il loro ingresso di rilevo sul mercato discografico gli Svältvinter; signori e signori qui si andranno a respirare piccole e persuasive gioie d’oscura arte estrema svedese.

Come primo full-lenght decidono di osare, di abbondare, andando a versarci un bel calice ricolmo di musica; lo spavento inizialmente c’è, ma verrà presto scacciato sulla scia della soddisfazione. Ciò che ci troviamo davanti è un’ora e più di black metal rudimentale, capace di spaziare su diversi andamenti e pietrificare all’istante in talune occasioni. Sembra di trovarsi di fronte ad una sorta di “test”, perché all’interno delle undici canzoni di Hädangången (due saranno strumentali) avremo modo di esplorare diverse sensazioni e cambiare in corso d’opera più abiti sonori (ma senza perdere mai di vista l’orientamento).

L’impostazione delle composizioni segue talvolta linee rette e rapide ma i Svältvinter si dimostrano autentici “signori” quando vanno ad allargare oltremodo il minutaggio senza giungere mai a sfiancare. Le chitarre escono fredde e scarne, e tale rimane l’umore con l’inserimento di uno screaming d’annata che rende il viaggio nel tempo più semplice del previsto.

Quando parte la prima vera traccia Hädanfärd escono fuori da subito assolute meraviglie (il break melodico è tanta roba), tanto da ricordarmi i momenti tirati dei primi lavori …And Oceans (sensazione che ritornerà in seguito come ad esempio nelle strofe di I det frusna djupet). L’indole più sguainata, isterica e “punk” viene esibita con ardore su Jord prima che una tormentata e carnale Blodtörst arrivi a timbrare il cartellino.

Hädangången è da vivere in totale quiete, assaporando ogni pezzo con calma e lasciando lavorare a briglia sciolta gli istinti chiamati in causa. Si resta pietrificati dal riffing di Av gryning begraven o dal sapore Enslaved di Skogsvaktaren (si, l’album ha i suoi momenti epici), brano che da il via ad un finale di peso formato dall’ipnotica Skymningsrök, dalla glaciale e circolare Djävulsmakter e dagli undici persuasivi minuti di Askfloden.

Gli Svältvinter con Hädangången ci danno le chiavi dei giochi, il percorso sarà lungo e di ostacoli se ne potranno trovare diversi; però una dichiarazione così profonda e libera al genere vale proprio la pena di provarla, aldilà di tutti i rischi che potranno manifestarsi.

Rilasciato originariamente nell’Agosto 2020, Hädangången ha ricevuto una prima stampa su mc grazie all’interesse di Urkraft Fanzine, dopodiché è giunto l’opportuno fiuto della Naturmacht Productions che nel Febbraio 2021 ha dato il via alle versioni in cd (classico digipack e digipack A5 che mi sono prontamente accaparrato senza pensarci sopra due volte).

70%

Summary

Urkraft Fanzine (2020, mc), Naturmacht Productions (2021)

Tracklist:

01. Bleke
02. Hädanfärd 
03. Jord 
04. Blodtörst 
05. Av Gryning Begraven 
06. Skogsvaktaren 
07. Granskog
08. Skymningsrök 
09. Djävulsmakter 
10. I Det Frusna Djupet 
11. Askfloden