Stormhunter – Best Before: Death

Ritornano su full-lenght dopo dieci anni dal loro terzo lavoro An Eye for an I e lo fanno in maniera asciutta e convincente, senza sbagliare nulla, neppure l’inserimento di ogni singola, fottuta virgola.

Stiamo parlando dei tedeschi Stormhunter e della loro quarta fatica uscita nel Marzo 2024 sotto MDD Records intitolata Best Before: Death, autentico condensato di un marchio preciso, un colpo al cuore che farà urlare, godere ed esaltare il popolo ogni componente collegato al circuito del power metal teutonico.

Come già detto, gli Stormhunter non commettono errori e diluiscono la loro ardente passione all’interno di undici tracce abili e scattanti nell’apporre letali modifiche, un essere variopinti che renderà l’ascolto di Best Before: Death semplicemente trascinante e colmo di gustose sorprese.

E’ un trionfo dello “saper scrivere”, del saper azzardare e trovare il giusto ritornello ad ogni canzone (cosa che accrescerà il livello del tutto in maniera esponenziale), della ruvidità mista al senso melodico che sanno estrarre solo i dischi migliori. In pratica, Best Before: Death non smetterà di raccogliere consensi sino al suo “spegnimento”, sino a quando la sua ultima nota verrà versata.

Se gli Helloween dei primi dischi vi hanno trafitto il cuore, se Blind Guardian, Gamma Ray e Running Wild fanno parte delle vostre merende quotidiane, andrete a nozze con la musica scritta da degli Stormhunter in stato di grazia.

Le strofe di Reaper riportano proprio ad un modus operandi alla Walls of Jericho prima di balzare su un refrain che renderebbe orgoglioso Hansi Kürsch. La successiva Altar of Illusions spinge che è un piacere ripetendo la ricetta enfatizzando maggiormente il ritornello che a questo giro si fa aspettare per poter impattare poi al meglio.

Lodi sperticate vanno a tutti, al lavoro puntale ed opportuno delle chitarre pronte ad esprimersi con melodia laddove richiesto (assoli molto intriganti), alla solida sezione ritmica passando ovviamente per il cantato di Frank Urschler, poco tecnico e grezzo “alla maniera tedesca”, eppure in grado di farti subito affezionare al prodotto.

Nightmare è quasi lacrimevole, il ritornello qualcosa di supremo per quanto mi riguarda. Sarà proprio a questo livello che i Nostri cattureranno la nostra totale attenzione, sarà qui che comprenderemo la portata di ciò che stiamo vivendo ed ascoltando.

Nevralgico il passaggio del mezzo tempo Fallen Angel, sorta di ballata tragica che conquista con lentezza e sulla distanza grazie ai suoi sette minuti.

La seconda parte del disco si lancia prima sulla ruvida malinconia di Death, poi sul nuovo refrain da ricordare di Empty Shell prima che gli intrecci possenti di Vagabond facciano il loro corso. Si chiude con le liriche in francese di Berceau de l’enfer (epicità tagliata a fette) e con i passaggi ponderati e tonanti di War is Peace.

Per quanto mi riguardo Best Before: Death va diretto in una speciale categoria che non intende scomodare i grandi nomi, gli Stormhunter dritti a fare compagnia ai dischi di Dark at Dawn e primi Steel Attack.

Impattante, importante, vincente.

78%

Summary

MDD Records (2024)

Tracklist:

01. Morituri Te Salutant
02. Reaper
03. Altar Of Illusions
04. Nightmare
05. Fallen Angel
06. Death
07. Empty Shell
08. Vagabond
09. Berceau De L’enfer
10. War Is Peace
11. A Mourning In August