Skuggor / À Répit – Requiems to the Moon

Eccoci di fronte ad uno split sincero, patrocinato nelle solite poche copie riservate ai cultori di genere da parte di Naturmacht Productions e legato da un filo comune nei confronti di Madre Natura.

Il progetto svedese Skuggor e gli italiani À Répit uniscono le forze e generano un’uscita avvolta nel puro e magico spirito underground. Pochi fronzoli su questi sei inni (tre pezzi per ciascuno) dalla chiara e pungente funzione ammaliatrice. Requiems to the Moon ci viene presentato da una copertina tanto semplice quando essenziale nello spalancare un preciso stato d’animo. Un tuffo nelle radici e nell’incanto prodotto da una natura spesso tutt’altro che amica. Ad attenderci passi sempre accorti, talvolta persuasivi, in altre puramente insidiosi per favorire un intreccio sonoro affascinante e perennemente sincero. Un prodotto che cerca di prendersi tutto il tempo possibile senza cercare di spingere con forza su velocità che potrebbero rovinare l’atmosfera di base.

Un tragitto che prende forma, che scava un suo cunicolo e prende rilievo a suon di “piccoli ascolti”. L’abrasività di Skuggor fa da contrappeso alla ricerca di progressione di À Répit, una diversità che affonda nel classico ma che non può evitare di emergere appieno ,come d’altronde già dimostrato sui dischi già rilasciati.

I pezzi di Skuggor lavorano i fianchi con distacco, hanno bisogno del giusto tempo prima di poter scendere a modo. Con loro si parte da una forma primordiale alla Burzum per andare a sconfinare su strutture un poco più malleabili. Rimarremo a dondolare, catturati da una prestazione vocale sentita e sofferta che alla lunga diventerà quella sorta di fida compagnia a cui si vuole bene, ben accalappiati da trame di chitarre fredde, dilatate e dislocate. Inizialmente i tre brani proposti da Skuggor non mi avevano preso più di tanto, poi le cose sono decisamente migliorate e senza dubbio si può parlare di loro in termini positivi.

Con À Répit percepiamo aspetti più sanguigni, calcati, come se ci trovassimo dentro il folto di un bosco dopo averlo osservato a lungo dall’esterno. Ritmi pronti a pungere, presi di petto e declamati vocalmente in italiano con forza primigenia sulla traccia Passaggio. Spiccano senza dubbio i dodici minuti di Venerazione dove oltre al duo base formato da Gypaetus e Skarn troviamo ospiti importanti come Lunaris (tastiera) e Davide Borghi (chitarra e voce) degli Albireon. Ciò che ne esce porta il mondo musicato dagli À Répit su livelli ancor più stratificati, sacri, notturni ed interessanti. Ci troviamo di fronte al “pezzo da novanta” di questo split, un brano assolutamente catartico, da esplorare con voglia da cima a fondo. Anche gli echi sprigionati da Forma Mentis emanano un forte sentimento (epico a modo suo), perfetto per chiudere i battenti del prodotto.

Requiems to the Moon è uno split che “fa bene”, un prodotto limitato a 100 copie sul quale riporre fiducia e da ricercare.

Summary

Naturmacht Productions (2024)

Tracklist:

Skuggor
01. As Mist Seeps In
02. Moonlight Gazing
03. Bleak I

À Répit
04. Passaggio
05. Venerazione
06. Forma Mentis

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