Skrying Mirror – Omnimalevolence

Tempo di aver scaldato i motori con l’ep Garden of Ecstatic Violence (2021) ed è arrivato il momento di parlare di debutto per il progetto Skrying Mirror.

Omnimalevolence è l’ulteriore valvola di sfogo creativo di Matron Thorn, accompagnato per l’occasione dal fido Manuel Garcia (Ævangelist e Benighted in Sodom), e dalla prestazione vocale di Kevin Yearout. Il tutto finisce sotto le sapienti mani di I, Voidhanger Records che ci imbocca con questo album a suon di potenti cucchiaiate (tanto di cappello alla copertina fra l’altro).

Gli Skrying Mirror creano vortici e moti perpetui. La prova di Kevin dietro al microfono è divorante, un risucchio completo verso sensazioni di disorientamento e perdizione. La produzione dal suo lato rende questo Omnimalevolence sozzo e ricco di persuasivi riverberi che si faranno strada tra rigida negatività ed oppressione.

Il disco ci propone un viaggio nei bassifondi più fetidi e lascia impronte death/black adagiate su stordenti andamenti industriali (una mistura bella carica). Non ci troviamo al cospetto di un qualcosa di facile digeribilità, Omnimalevolence è in pratica tutt’altro. La sue ricerca dell’impatto è particolare ed erosiva, le prova tutte per fuggire dalle banalità che possiamo trovare in giro oggigiorno.

L’impatto trova subito un suo bilanciamento e non lo molla più lungo le nove asfissianti composizioni inserite con cura nella tracklist. Saranno sogni cupi e nefasti ad agitarsi incessantemente nelle strutture meccaniche delle canzoni, e noi verremo sballottati tra un sound arcigno, orrorifico ed incalzante mentre le profondità vocali penseranno a trainarci ancor di più verso ulteriori bassi.

Ognuno si farà un’idea particolare del disco. Ogni soggetto riceverà e butterà fuori certi suoi demoni sulla base della risonanza al prodotto. Ed è giusto così, è questo che deve conferire un ascolto stimolante e terribilmente denso come magma.

Gli Skrying Mirror con Omnimalevolence guardano lontano dai riflettori ed operano un dialogo del tutto personale con l’inconscio. L’ascolto di questo disco agisce su più livelli ed ha il duplice pregio anestetizzante/stimolante che in molti possono solo sognarsi di avere.

Correte a nascondervi perché questo lavoro rischierà di mettervi oltremodo a nudo.

75%

Summary

I, Voidhanger Records (2023)

Tracklist:

01. Naught
02. Fractals
03. Yearn
04. Temptress
05. Famine
06. Lux
07. Intravenous
08. Abjurer
09. Failure