Shrieking Demons – The Festering Dwellers

Un disco che agisce sottoterra, nei ristagni paludosi più fetidi e legati con le viscere alle sempre gradite materie old school più organiche. Si respira un’aria da “ritorno a casa” e la cerimonia si svolge in tutta calma e professionalità underground, in pratica The Festering Dwellers rappresenterà una chicca per tanti appassionati legati carnalmente ai suoni death metal primordiali.

Gli Shrieking Demons sono italiani e manifestano all’interno del loro debutto una voglia insana per il genere di riferimento. La loro prova rappresenta una sorta di “rigetto” verso ogni tipo di modernità e da qui partirà una prima scrematura su chi dovrà approcciarsi alla loro creatura.

Nei ranghi troviamo la voce varia e lancinante di Gabri (Cancer Spreading, Gravesite), le chitarre di Valentina (Coffin Surfer) e Giorgio (Assumption, Becerus), con la sezione ritmica curata da David alla batteria (sempre Assumption, Morbo ed Undead Creep) e Nino al basso.

Sono dieci le canzoni in tracklist (spaccate nel mezzo da una breve strumentale) per un totale che arriva a sfiorare i quaranta minuti. Il disco si “scioglie” molto bene e al suo interno potremo trovare chicche come la prima Devour My Wicked Soul o le più lente e sulfurea ma comunque razziatrici Sorrowful Dismal Bliss e Compromised Brain. Non si sfugge nemmeno dagli artigli della breve Nefarious, Scorned Deities I Am Devoted To (brano che ti richiede a gran voce di essere sparato fuori ad alto volume) o sulle divoranti pugnalate di Perennial Dirge. Convincenti le sinistre melodie e gli assoli di Longing for Total Eclipse, altra perla di un disco che non smetterà più di vomitare la propria passione sino allo scoccare dell’ultima e varia Apostasy, Sodomy and Sacrilege.

Le chitarre intavolano continui discorsi e finiscono per emozionare non poco, sono in pratica il perno, la fusione trainante dell’opera. Nei loro movimenti fanno e disfano, urtano e frustano, salvo rallentare di tanto in tanto in modo raggelante ed istintivo. E’ un vero piacere ascoltarle, seguire le linee che vengono di volta in volta marcate, senza venire mai meno allo spirito classico.

The Festering Dwellers è un album che ha bisogno di spargere l’impatto iniziale prima di vederlo sbocciare al meglio dentro al nostro gusto. Parlando per me devo ammettere di non essere rimasto particolarmente stupito dopo il primo ascolto, situazione repentinamente mutata in seguito di quelli successivi, ascolti che hanno sancito la totale bontà prima “nascosta” e poi eruttata a seguito delle efferate e laceranti note profuse.

La copertina di The Festering Dwellers è certamente particolare e svolge a dovere il suo compito attrattivo, diciamo che non si resta affatto indifferenti alla sua visione e farà certamente la sua porca figura nella stampa in vinile.

Autopsy, Death, Obituary e Celtic Frost sono i nomi di rilievo che più ho percepito durante il percorso calcato dagli audaci Shrieking Demons. La band non teme di suonare in maniera diretta, facendo leva su sensazioni cupe e criptiche, sordidamente velenose e divoranti. Non ci sarà scampo, lasciatevi pure inghiottire senza rimorso.

73%

Summary

Transcending Obscurity Records (2025)

Tracklist:

01. Devour My Wicked Soul
02. Abstract Hallucinating
03. Sorrowful Dismal Bliss
04. Nefarious, Scorned Deities I Am Devoted To
05. Perennial Dirge
06. Garden Of The Headless Dead
07. Longing For Total Eclipse
08. Compromised Brain
09. Awakening From Secular Slumber
10. Apostasy, Sodom And Sacrilege

Commenta