Shadows – Out for Blood

Una bella boccata d’ossigeno rétro quella offertaci dai cileni Shadows. I ragazzi con il cuore in mano ci propongono un heavy metal oscuro ed anthemico, musica che parte dalle radici malefiche dei Mercyful Fate per arrivare a lambire le coste più classiche della NWOBHM (trovo giusto citare anche i vecchi successi firmati Death SS come riferimento). Per farla breve il loro Out for Blood è in grado di far conciliare il vecchio “scarpone” d’assalto con i più attuali seguaci di una band come i Ghost.

Ambienti horror ben introdotti da una copertina generatrice delle giuste sensazioni sono pronti ad abbracciarci ed accompagnarci lungo una tracklist solida, semplice per efficacia e priva di inutili orpelli o di assurde lungaggini. L’ascolto di Out for Blood scorre difatti straordinariamente bene, i brani si “bevono” con avidità lasciandoci addosso quel gusto per le cose caserecce e fatte a modo.

Immediatezza che va a braccetto con una solida e nebbiosa praticità, nonostante questo e la sua anima ancorata al passato gli Shadows dimostrano di saperci fare, ma soprattutto di sapere come fare a scavalcare con forza l’ostacolo della banalità che si sa, può covare sempre in agguato. Assistiamo alla discesa copiosa di rivoli sanguigni, ben accesi nel loro colore rubino, portatori sani di cosa voglia dire approcciare con voglia, studio e piglio l’heavy metal nell’anno 2023 (le chitarre si producono in assoli che evocano le antiche gesta del duo Shermann/Denner, l’ultima traccia Alissa sembra proprio volerci piantare il definitivo paletto nel cuore a riguardo).

Mezz’ora scattante dal sapore volutamente occulto. Vibrante, dal piglio ritmico essenziale e bagnata da tastiere che aumenteranno di molto la nostra intima voglia di tenebre. Anche la voce eccelle nel suo svariare su più registri, pure lei mai invasiva e perfettamente calzante al sound impresso. Che dire poi della produzione? Un vero tuffo nella nostalgia capace di accrescere il valore invece che azzopparlo.

Così, sulla scia vincente di brani come la tetra Nightstalker, l’affilata The Ripper, del solido trasporto di Sacrifice o del puro anthem Into the Nightmare l’ascolto scorre via con assurdo e famelico piacere. Sarà impossibile non apprezzare tante semplici accortezze che troveremo lungo questo cammino che si spegne per l’appunto sulle note affascinanti e maledette di una fitta e tenebrosa Alissa.

Sentient Ruin Laboratories devia dai suoi soliti “deliri” estremi ed estrae dal cilindro una band che ha tutti i mezzi per fare da subito un certo grande salto (anche se il leader e compositore John Shades è già conosciuto sotto il nome di Cris Profaner come fondatore degli Apostasy).

Per quanto possa apparire fuori luogo possiamo definire Out for Blood anche un disco “fresco”, sono consapevole che possa sembrare un termine sbagliato e volutamente esagerato vista l’apertura di questa disamina, eppure durante il suo ascolto realizzeremo di quanto invece non lo sia.

73%

Summary

Sentient Ruin Laboratories (2023)

Tracklist:

01. Nightstalker
02. The Ripper
03. Sacrifice
04. Dream Paralysis
05. Into The Nightmare
06. Forgotten Rites
07. Out For Blood
08. Maniac
09. Fullmoon
10. Alissa