Quando ti presenti con un artwork del genere (Mariusz Lewandowski) hai già catturato parte della mia sensibilità. Se poi lo andiamo ad unire alla formula death/doom l’acquolina esce spontanea e in modo irrefrenabile.
I Sepulcros sono un quintetto portoghese (3/5 fanno già parte dei Summon) accasatosi presso la Transcending Obscurity Records. Il sodalizio ha rilasciato Vazio, opera nera ed opprimente intenta a schiacciarci sotto le fauci della bieca lentezza, ma non solo. Se difatti l’impostazione base è quella death/doom è anche vero che il death metal di matrice oscura andrà a coabitare in più occasioni dentro questi lidi, imbrattando a dovere delle pareti che si faranno via via sempre più lerce e pressanti.
Tuttavia Vazio non è quel disco che forse potevamo auspicarci (o che sognavano di vivere passeggiando dentro l’immagine di copertina) anche se fa sicuramente fa il suo dovere, e quel suo insistere e strisciare nei bassifondi porta con sé le giuste esalazioni. La trama è scritta ed eseguita a menadito e nel complesso è un disco da andare a procurarsi, però è pure vero che mi rimane lontano da certe meraviglie legate al genere (diciamo che tutto funziona ma non si hanno mai momenti da pelle d’oca, quei momenti generalmente finisco per fare la differenza). Diciamo che sarà un pizzico amaro e tendente a “morire” e allo lasciarsi andare, cosa per nulla negativa diciamocelo ma per l’appunto privata da attimi che possano sconquassare a dovere l’esperienza.
Intro ed outro lasciano lo spazio a quattro lunghi brani (non eccessivi, la durata complessiva rimane inferiore ai quaranta minuti) che dividono le proprie forze tra laconiche profondità ed attacchi sprezzanti che hanno il pregio di non snaturare l’ambiente “sacro” tirato su. Le due vie calpestate condividono gli intenti e l’ascolto fila via liscio (aspetto certamente positivo e che apre l’ascolto a chi mal digerisce la sola andatura lenta) nel suo lento ed atmosferico trasporto.
Agisce bene anche la produzione, questa non si focalizza sulla potenza e preferisce sfumare il suono impastandolo a favore del caos. Una buona prima prova quella dei Sepulcros, il loro Vazio ha bisogno di un’adeguata masticazione prima di essere assorbito a dovere. L’unione di più poteri potrebbe inizialmente spiazzare ma non ci vorrà molto a capire il disegno d’insieme, ma soprattutto come tutto riesca ad assumere naturalezza con lo scorrere di questi mesti e tenebrosi minuti.
Summary
Transcending Obscurity Records (2021)
Tracklist:
01. Involucro Oco
02. Vazio
03. Marcha Funebre
04. Magno Caos
05. Hecatombe
06. Humana Vacuidade