I Sarcasm da Uppsala sono una di quelle formazioni rimaste ai margini di una scena che possiamo definire “imponente”. Ma la loro devozione nei confronti del metallo estremo/melodico merita certamente una visita alla loro discografia partita a livello di demo nel lontano 1992.
I Sarcasm dalla Svezia sono ancora qui oggi grazie alla infinita passione di Heval Bozarslan (voce) e Anders Eriksson (chitarra) che messi assieme i giusti compagni (spicca senz’altro la presenza del chitarrista e qui compositore di tutta la musica Peter Laitinen, con loro dal 2015 e già ascia degli Imperial Domain) sono andati a sfornare dischi di tutto rispetto come Within the Sphere of Ethereal Minds ed Esoteric Tales of the Unserene. A loro, a partire dal Gennaio 2022, andiamo ad affiancare Stellar Stream Obscured, nuova prova di certi aspetti coriacei che hanno definito da sempre la band.
Essendo i Nostri non proprio di primo pelo è facile riscontrare nella loro musica quel profumo genuino e lontano che possiamo racchiudere nelle opere di Dissection, Unanimated, Desultory ed At the Gates. Questa base indissolubile ha sempre accompagnato la loro musica e continua a farlo ancora oggi perché ai Sarcasm piace da matti esprimersi secondo salde ed uniche radici.
Tuttavia Stellar Stream Obscured si permette qualche “evasione” pur mantenendo ferme certe caratteristiche. Nella fattispecie si avverte talvolta una spinta più moderna in fase ritmico/serrata sino a sconfinare dentro quella sorta di “vecchio pozzo” che è Ancient Visitors, brano marmoreo death/doom lungo otto liturgici minuti (puri sussulti per estimatori di primi Paradise Lost/My Dying Bride/Anathema). Fuori da questo i Sarcasm formano il solito muro sonoro made in Sweden per mezzo di chitarre intriganti, persuasive ed affilate (assolutamente fantastica Apocalyptic Serenity con il trademark svedese del pianoforte introduttivo), suoni che non potranno far altro che solidificare un legame con quella strada sulla quale si sono spese ore ed ore di smisurata passione.
Stellar Stream Obscured arriva sotto Hammerheart Records e grazie a canzoni come Through the Crystal Portal, The Spinning Tomb, la calcata The Powers of Suffering That Be o la più malinconica Obsidian Eyes si fa carico di un peso melodic death metal non da poco, tutto da gustare con la giusta consapevolezza. Un disco valido ed onesto, utile a tappare i buchi di “mal di Svezia” che potrebbero talvolta formarsi.
Summary
Hammerheart Records (2022)
Tracklist:
01. Through The Crystal Portal
02. We Only Saw The Shadows Of Life
03. Ancient Visitors
04. The Spinning Tomb
05. Obsidian Eyes
06. The Powers Of Suffering That Be
07. Apocalyptic Serenity
08. Let Us Descend