Inizia con Womity, una scudisciata abrasiva alla Impaled Nazarene, Qui Penis Aquam Turbat, il nuovo e terzo disco per i polacchi Salceson X.
L’album esprime tutta la spigolosità polacca e trita le carni con sdegno e un particolare stampo fatto di rozza ed invereconda inventività.
Ai Salceson X piace svariare ed estrarre dal cappello una quantità esuberante di riffs e di pratiche e pungenti diavolerie (l’oscura e mutaforma Wieczorynka sarebbe l’ideale biglietto da visita). Ci muoveremo a carponi dentro un terreno acquitrinoso, un terreno che guadagnerà inesorabilmente il nostro corpo piano piano (con nuovi ascolti il disco decolla, guadagnandosi una parte sempre più di rilievo che non avevi messo in conto).
All’interno di Qui Penis Aquam Turbat troveremo death metal, incedere grindcore e qualche sfumatura death’n’roll a dare un minimo di libertà ad un ambiente chiuso e sigillato sottovuoto. La formula avanza con noncuranza spianando tutto ciò che incontra lungo la via. Tuttavia sorprenderanno alcuni lampi melodici per effetto pratico e bellezza degli stessi (ascoltate Proludzki o come ribolle il gioiello Metakondukt). Fungeranno giusto da piccoli smottamenti, rendendo le parti più dure ancora più decise e penetranti.
Si può colpire con sgarbatezza facendo trasparire una certa creatività? Si, i Salceson X praticano a dovere tale virtù e tu ti ritrovi inaspettatamente a ringraziarli per un prodotto così superbo, maleodorante e diretto.
Si sono fatti aspettare i Salceson X (il secondo disco Niech żyje socjalizm è datato 2015), ma il modo di farsi perdonare lo hanno subito trovato perché i 29 minuti di Qui Penis Aquam Turbat (presentato molto bene nel suo digipack tra l’altro) ci faranno fare un bel viaggio su barbarie sonore cavalcate dalle più unte maledizioni.
Ottima spietata, inaspettata esperienza.
Summary
Autoproduzione (2023)
Tracklist:
01. Womity
02. Wieczorynka
03. 13
04. Panaceum
05. Proludzki
06. Bezmiar czerni
07. Chrobry
08. ***
09. Metakondukt
10. Kot w sosie pomidorowym (True Vege Satan Mix)