Death metal finlandese altamente efficace e suonato con il fuoco della passione ad ardere in primo piano. Stiamo seguendo con interesse i Sadistik Forest sin dal loro secondo, ottimo disco intitolato Death, Doom, Radiation, un disco che resta ancora lassù, come una sorta di preferenza mai più scalfita, ma solo “appoggiata” alla grande da un sequel del calibro di Morbid Majesties, lavoro che riusciva comunque a dire la sua nel vasto panorama estremo europeo.
Ma i Sadistik Forest non sono un gruppo che rincorre l’uscita ad ogni costo, loro se ne escono allo scoperto solo quando lo reputano giusto e quando il materiale appare alle loro orecchie pienamente efficiente.
Da questa metodologia di pensiero nasce Obscure Old Remains, ep di sole quattro composizioni appoggiato ancora una volta dalla valida e produttiva Transcending Obscurity Records. Tre anni di silenzio ed ora appena venti minuti di musica, ma l’essenza è coriacea, la scorza impenetrabile in scia ad un riffing trapanante, incisivo e condito alla grande con chiare influenze thrash metal.
Con loro un occhio viene sempre lanciato alla varietà, in tal modo assisteremo alla fuoriuscita di pezzi scattanti (ma belli grassi, a modo loro pure “soffocanti”) come l’opener Mandragore, o spessi e vorticanti come Barbarian. Dopodiché si planerà sul pensiero, la cadenza e sulla lentezza, dapprima con la Celtic Frost oriented Nihil, poi con Waters Black vivremo un’esperienza di serafica “calma” come sorta di ideale e blanda conclusione.
Obscure Old Remains è un ep solido, compresso a dovere e manovra al meglio la volontà che sta dietro questi ragazzi nordici. Nulla è così scontato ma le sonorità classiche vengono erette prima di ogni cosa o congettura. Impegno e voglia di fare le cose per bene fanno dei Sadistik Forest una realtà sulla quale puntare ancora oggi ad occhi chiusi.
Summary
Transcending Obscurity Records (2021)
Tracklist:
01. Mandragore
02. Barbarian
03. Nihil
04. Water’s Black