Revulsion – Revulsion

Che disco e che esordio, quante piacevoli sensazioni porta con sé questo lavoro dei finlandesi Revulsion!

I Nostri partono con il botto, album omonimo che in 36 minuti dice la sua e lo fa più che bene. Musica brutale ed efferata, suonata con un groove pronto ad abbracciare e tanta voglia; prodotta davvero splendidamente per un qualcosa di vero e godurioso insomma. Il suo passaggio grazie ad un opportuno pragmatismo, riesce a generare quell’onda d’urto che vorremmo sempre incontrare o respirare a pieni polmoni in un prodotto death metal. Ogni strumento è calato nella parte e dipinge un suo rilievo specifico (cosa non fanno basso e batteria), contribuendo così a rendere speciale un disco che lascia sgorgare estro e capacità d’incastro del tutto ragguardevoli.

Sono fendenti profondi quelli lasciati dai Revulsion, la formazione fa ciò che vuole dentro lo spazio di un singolo brano e ripropone “l’incanto” per ben dieci volte senza mai cedere le affilate armi. Il death metal suonato guarda certamente a quello americano (Cannibal Corpse, Morbid Angel, Monstrosity), tuttavia riesce ad infilarci dentro della sana personalità europea che di certo non può finire a guastare. Quando ottieni una sezione ritmica “sempre sul pezzo”, beatamente spessa e solida e la accompagni con dei riff dannati e pungenti sei praticamente a cavallo, hai vinto.

Revulsion non stanca proprio mai, è una goduria fitta, bagnata da un ottimo vocione infernale che intraprende le sue giuste battaglie, facendoci sentire parte in causa nel scagliarci all’interno di una burrascosa mischia. Appartiene al passato, ma come grado di preparazione si adegua totalmente al presente. Come primo full-lenght i Revulsion non potevano partorire e volere di meglio (e le paure per ciò che potrà venire praticamente si biforcano!) e poco importa se intendono spingere o rallentare come nel caso della sepolcrale Mustaa hiiltä o di Silence, la sostanza apparirà sempre soddisfacente, quadrata, soprattutto trainante in ogni fottuto frangente. Posso menzionare l’opener Last Echoes of Life, Pyre, Unravel o l’ultima martoriante Viimeinen rituaali (vero e proprio anatema finnico), ma presto vi renderete conto di quanto sia inutile quando il tutto finisce per affogare dentro cotanta bruciante qualità.

Revulsion è il classico album da acquisto istantaneo, una volta ascoltato lo devi possedere per non dover patire di seguito delle cocenti pene amare. Inquadrate l’obiettivo e muovetevi all’istante che qui non si sbaglia. Splendida praticità al servizio della causa.

80%

Summary

Transcending Obscurity Records (2021)

Tracklist:

01. Last Echoes Of Life
02. Pyre
03. Walls
04. Mustaa Hiiltä
05. Lihaan Sidottu Kirja
06. Wastelands
07. Unravel
08. Silence
09. Pawns
10. Viimeinen Rituaali