Ascoltare questo vecchio disco degli Zenith è stato appagante, scoprire (anche se con notevole ritardo) nuove realtà italiche di un certo spessore conferisce sempre un suo particolare e strano senso di completezza.
Il disco in esame è Aedipus-Rimotion Of The Fragment 23, e si muove per quaranta minuti in cupi territori dark ambient/noise fortemente disconnessi e rituali. La musica è ricercata nel suo unico fine oppressivo, le parti vocali sono recitate interamente in italiano (anche se devo ammettere di aver capito ben poche parole) e vertono continuamente in oscure filastrocche che mi hanno ricordato istantaneamente alcuni vecchi film italiani, in particolare quelli di Pupi Avati.
E’ il tormento a farla da padrone in tutti e sette i movimenti, si mantiene quasi in modo forzato una linearità di fondo nel “non dare” un punto di riferimento, è tutto come un moto ondoso sconnesso e mai uguale a sé, tranne che per la materia. C’è una chitarra in sottofondo, ma anche questa è usata al fine unico di aumentare il disagio nel modo più fastidioso possibile, mentre a creare la necessaria atmosfera horrorifica ci pensa un lugubre pianoforte intarsiatore di lente e sinistre note.
Trovare un appiglio è pressoché impossibile, l’unico modo per poter ascoltare questi “strati sonori” è quello di lasciarsi andare, concedersi, bisogna solo fare fluire l’oscurità e sperare di trovare al suo interno un confortevole quanto dannato habitat.
Un disco per poche, ben poche persone. In cuffia di notte dovrebbe aumentare la propria dose di fascino e colpire maggiormente l’ascoltatore . Chi ama assaggiare un po’ di tutto potrà trovare pane per i propri denti dentro questa strana e contorta formula.
Riassunto
Aphelion Productions (2010)
Tracklist:
01. The Blossom
02. The Double Headed Ape
03. Aedipus – Rimotion Of The Fragment 23
04. Subconscious Vs The Moon – Edom The Meaning
05. The Skies Beneath Their Faces – The Prayer Of Vagina
06. The Worms And The Finger
07. Lord Of Sleep