Warfuck dalla Francia, “un furioso gesto grindcore atto II“.
Neantification in poco più di venti minuti non ti permette minimamente di fiatare, per noi è riservata un’esclusiva parte irreversibile in veste di schiavitù, acchiappati brutalmente per la gola, lasciati lì a “mantecare” per bene sino al raggiungimento di un evidente sfinimento fisico/psicologico.
Il disco si presenta con una produzione molto “reale”, arrivi quasi a sentirla, fredda, sulla pelle, e questo rappresenta certamente il lato migliore della release, quello per il quale si meriterebbe un test da qualsiasi fanatico del genere. I gruppi di riferimento da citare sarebbero sempre gli stessi di quando si pensa all’etichetta grindcore, quindi a questo giro tralasciamoli per conferire -almeno illusoriamente- un poco più di personalità a questo folle ensemble (sono appena in due, la rabbia emessa va però quantomeno raddoppiata), soprattutto a questa creatura che lentamente (al contrario della sua forma) riesce a divorare attenzione, e rispetto durante l’espletazione del suo sporco e criminoso lavoro.
Neantification è esattamente come una valanga, impossibile pensare di fermarla una volta partita, subissati da continui colpi saremo costretti a prenderceli tutti. Queste brevi arpionate tinte di odio primigenio sparate in successione, come se la certificazione di un “non domani” fosse appena planata sulla nostra scrivania in veste di graziosa letterina.
Unite i puntini, pensate agli ingredienti, e fatevi un po’ di male/bene. Neantification è una pratica che vi porterà via davvero ben poco tempo, anzi forse riuscirete a conservare pure un vago ricordo (magari anche grazie allo splendido artwork) per quando avrete l’urgente necessità di quel breve scorcio di sfogo animale.
L’insieme trionfa e degenera, alimenta e fortifica il resto (quello che viene prima e quello che ancora dovrà passare), le ritmiche sono crude, e la voce sparata fuori con tutte le viscere in dotazione mentre le chitarre sapranno anestetizzare anche grazie a lampi meno spediti (quasi non ce ne accorgiamo). Qui non si reinventa nulla ma il lavoro svolto appare senza dubbio ineccepibile.
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Riassunto
EveryDayHate Records (2014)
Tracklist:
01. Till the Bones
02. Goût Amer
03. At Least I Hope
04. Hauts Débats
05. Apprendre à Plaire
06. Douleur & Vices
07. La Gloire
08. Millions of Merits
09. Abusey
10. Néant
11. Vivre d’Arnaque & d’Eau Fraîche
12. Disverge
13. Pan Crack
14. Route Bloody Route
15. Rondelle (feat Uroben)