Un disco che torna a farmi battere il cuore per determinate sonorità questo degli W. Angel’s Conquest. Semplice, ispirato, ben suonato e capace di far leva su emozioni schiette da far rivivere in continuazione (ci sono tornato sopra a più riprese senza mai avvertire stanchezza). Guidato da una voce davvero affascinante e “freddamente colorata” (insomma una valida alternativa al gruppo di riferimento Stratovarius), mai tediosa e sempre in linea con delle aspettative che vanno in crescendo con il “salire” dell’album. Non solo le classiche bordate poste all’inizio (Revolution, Mirror Of Truth e Martian Gods sanno di certo come rendere le cose confortevoli) ma anche una crescita e tenuta sulla distanza tanto che i nostri riescono a sparare cartucce del calibro di una sfavillante title track o di una veloce e riuscitissima Don’t Live Like A Slave proprio in conclusione.
Taste Of Life non si limita a suonare uguale per tutta la sua durata ma anzi tenta qualche “sperimentazione” per nulla fuori luogo come ad esempio nel caso di Spirit Of Freedom (ipotetica unione fra Stratovarius e robina “goth” alla Entwine lungo il relativo refrain), Blooming Day comunque già più normale con quel suo taglio aor e la lenta/tiepida The Road pronta a salutarci con fare nobile e malinconico.
Ritornano vividi i fasti targati Stratovarius (impossibile non pensarci e non nominarli) così come immancabili e logiche influenze con il Malmsteen più pungente che possiamo conoscere. Questi ucraini sono riusciti a tirare su un disco dalla straordinaria maturità, pronto a soprendere ad ogni angolo e compiacere ad ogni melodia intessuta. Mi spiace solo di esserci arrivato con un pochino di ritardo perché la sezione del “top album” sarebbe stata pressoché assicurata loro. Ci sono ancora lavori in campo power metal che riescono a dire “prepotentemente” la loro, Taste Of Life è certamente uno di questi, allacciate le cinture dunque, che un bel viaggetto verso un’epoca particolare vi sarà di nuovo concesso.
Appuntatevi i Conquest ora W. Angel’s Conquest, la loro quinta opera su lunga distanza se lo merita grazie a tutta l’anima passione e cuore possibili.
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Summary
Ferrrum (2015)
Tracklist:
01. Revolution
02. Mirror Of Truth
03. Sunrise
04. Martian Gods
05. Spirit Of Freedom
06. Fellowship
07. Blooming Day
08. Taste Of Life
09. Don’t Live Like A Slave
10. The Road