Uscì nella prima parte del 2019 il debutto discografico del progetto Voz De Nenhum, formazione che vedeva al suo interno un insieme di musicisti ciprioti/portoghesi (per menzionare i più noti: da una parte A. Dictator ed Hermes di Tome of the Unreplenished, Necrosadist e Kafros Lord, dall’altra M. Menthor di Bestia Arcana, Epping Forest ed Enthroned).
La musica presentata in Sublimation è parecchio strana e mutevole, potremo dire figlia di una ramificazione avantgarde prettamente oscura, musica nutrita con le orecchie piene di Deathspell Omega, Dødheimsgard e Oranssi Pazuzu. Ma i Voz De Nenhum non sono dei meri “copioni”, certamente alcune cose andranno in quella direzione (su tutte l’opener Ia’Iaxa, Chains e la conclusiva Voidsworn) ma si registra un’acuta volontà di esplorazione e di voler fare quello che si vuole senza pesi ingombranti sulle spalle. Ciò aumenta le difficoltà in sede di ascolto e praticamente si andrà a scremare una buona porzione di fruitori, incapaci di trovare la voglia di “decifrare” l’ampia creatività rigettata su questo progetto.
I Voz De Nenhum la buttano un po’ in caciara e caos, poi ripiegano sul rituale e condiscono l’insieme con un effettistica laconica, usata come collante su quel magma sconnesso che è lo sfondo. Non ci sono linee guida o equilibri precisi da seguire, ma le cose fatte sentire sono senza dubbio positive (mi viene da pensare al trasformismo di Hornbearer) e capaci di lasciare in giro i loro singolari tarli.
Sublimation è un tormento per anime dannate fatto bene (provate ad uscire illesi dal folk apocalittico di Nails!). Non affonda mai il coltello su certe piaghe e forse sarà proprio questa la cosa che potremo loro imputare a mente fredda. Ma passaggi da studiarsi attentamente ne troviamo a bizzeffe, dovremo solo sperare che siano in sintonia con i nostri “raffinati” gusti.
Summary
Aesthetic Death (2019)
Tracklist:
01. Ia’Iaxa
02. Hornbearer
03. Nails
04. Chains
05. They
06. Voidsworn