Verhinderer – Heimatblick: ritorno nostalgico ai luoghi della memoria
Il progetto tedesco Verhinderer (dietro cui si cela il solo Bettler) ha preso vita nel 2023, ma ha già all’attivo diverse pubblicazioni, tra cui l’ultimo e interessante Heimatblick.
Presentato con una copertina che suggerisce da subito la direzione musicale dell’opera, Heimatblick svolge alla perfezione il suo “dannato” compito, offrendoci un prodotto profondamente underground, capace di lasciare dentro di noi cicatrici tutt’altro che trascurabili.
Le sue sonorità abrasive abbondano e vanno a toccare corde personali. Ricordi di luoghi legati alla giovinezza, difficoltà nel relazionarsi con quel passato, confronti diretti con “un’altra parte di noi”. Una malinconia aspra, cruda, fluttuante, viene veicolata attraverso una formula di raw black metal essenziale, ruvida, priva di compromessi.
Heimatblick è anche un luogo reale: il villaggio in cui l’artefice di questa musica è cresciuto, e che ha ispirato la nascita di questo disco. Verhinderer pesca a piene mani da quelle memorie e scava con forza, infrangendo le barriere interiori con un approccio grezzo ma a tratti anche esplorativo.
Ci troviamo di fronte a un lavoro che ha delle viscere da esporre, e non tarda a farlo, grazie a suoni taglienti ed efficaci. Le chitarre non si risparmiano. Fendono l’atmosfera con decisione, la scolpiscono in nome della solitudine e di una nostalgia amara che dilaga con potenza, proprio come farebbe un fiume in piena.
Il suono: crudo, minimale, emotivo
La melodia, nel senso classico del termine, è pressoché assente. La si intravede appena nelle tastiere dell’introduttiva Auf meine Berge will ich steigen e in una sorta di alleggerimento sonoro nella lunga, sorniona title track, posta in chiusura. Nel mezzo, troviamo l’attacco glaciale e tormentato di Immer Winter (che cresce intensamente nei suoi minuti finali). Poi la più dinamica Drang, una Ein Mensch von unnötiger Ekstase intensissima, capace di spazzare via ogni residuo di luce, e infine Streifzug durch unsere irrwitzige Überheblichkeit, che affonda nel disagio con trasporto amaro.
Verhinderer si ferma a osservare il passato che scorre, e con Heimatblick ci invita a compiere un viaggio scomodo ma autentico, ruvido come le sue sonorità, pronte ad aderirsi alla pelle. Il tutto è filtrato da una produzione volutamente “casalinga”, che però riesce perfettamente nel suo intento espressivo.
Summary
Remparts Productions, Monastyr Records, Wolfmond Productions (2025)
Tracklist:
01. Auf meine Berge will ich steigen
02. Immer Winter
03. Drang
04. Ein Mensch von unnötiger Ekstase
05. Streifzug durch unsere irrwitzige Überheblichkeit
06. Heimatblick