Towards Hellfire – Inquisitors of Blasphemy

Inquisitors of Blasphemy segna il secondo capitolo discografico per i polacchi Towards Hellfire. Il loro black metal raggiunge uno spessore necessario per dare all’ascoltatore ciò di cui ha bisogno.

Inquisitors of Blasphemy è un album che dimostra una consapevolezza totale del suo valore. I Towards Hellfire devono averci speso davvero molte energie per farlo uscire così, con un sound potente e intriso di influenze provenienti da altre epoche musicali, il tutto perfettamente amalgamato per creare un’opera che colpisce e affascina.

Con il brano Escape to the Core of Hell / Step Forward to Madness abbiamo già tutto, una introduzione che fa il suo sporco e dannato lavoro atmosferico, e poi una “galoppata” feroce e guardinga verso la prima conquista.

Le loro composizioni scavano, vogliono decidere il loro destino nelle profondità, dopo aver combattuto una battaglia a suon di inni oscuri e di riff spogliati da ogni senso di pietà. Le varie Death’s Eternal Reign, Vengeance Out of Hell (ottimo refrain e la melodia piazzatagli a ridosso) e title track cadono tutte in piedi, mentre un discorso a parte lo meriterebbe la più “melodica” (ma non per questo meno sinistra) Devoted to Damnation, autentica chicca di questo Inquisitors of Blasphemy.

Musicalmente, mi appaiono come un perfetto incrocio tra Watain, Necrophobic e Deströyer 666, arricchito da una distintiva e radicata impronta polacca.

È un black metal che dialoga costantemente con il death, senza mai svanire nella sua essenza malvagia, che è il tratto distintivo del genere scelto. Un mix di potenza e oscurità che si fa sentire in ogni singola traccia. Non da meno saranno la ruvida Bow to the Realm of Evil e l’adeguata sprezzante chiusura di In Opposition of Light.

La tracklist si compone di veri e propri “spaccati narranti”. La voce di R. è ben presente, e tende a guidare le legioni infernali attraverso la sua statuaria sicurezza. Il riffing, da parte sua, si impone con forza, creando una struttura compatta, ma non mancano momenti in cui riesce a liberarsi dalla tensione di un attacco frontale, trovando l’energia per evolversi e sciogliersi in un’esplosione di potenza. Praticamente in perfetto equilibrio tra rigidità e dinamicità.

Inquisitors Of Blasphemy è un disco che non intende scendere a patti. Robusto e ruvido, è anche capace di esprimere un suo senso melodico senza perdere di vista l’impatto necessario. Gli piace insomma tornare a calcare (o meglio “stimolare”) alcune ferite già procurate. I Towards Hellfire hanno così scagliato verso il mondo la loro maledizione, ora sta a noi accoglierla a braccia aperte e con addosso il nostro migliore dannato sorriso.