Trattiamo ora il secondo disco dei nostrani Through Your Silence. The Zenith Distance li vedeva approdare sotto l’importante ala della Twilight Vertrieb, ma purtroppo la band si sciolse da lì a poco lasciandoci così per le mani una sorta di speciale testamento. Questo secondo passo discografico mostrava una decisa maturazione, con i ragazzi pronti a convincere aldilà della sola tecnica, mettevano così in scena un songwriting efficace, accattivante e catalizzatore.
La proposta si aggirava su lidi melodic death/core, una musica mai ferma su se stessa, sempre pronta a stupire tramite aperture alterne, ora ariose, poi furiose.
The Zenith Distance è il classico lavoro capace di scacciare la noia, e ogni canzone possiede l’intuizione giusta per essere ricordata ed apprezzata a dovere (anche se bisogna ammettere che la prima parte del disco è leggermente più ispirata). Il tutto è enfatizzato da una produzione importante e chirurgica, capace di posizionare ogni singolo elemento al posto giusto del palcoscenico.
Tuttavia non aspettatevi di trovare le chiavi già ad un primo ascolto, solamente ripetuti passaggi porteranno a comprendere al meglio le intricate trame e alcuni caldi passaggi melodici. E’ certamente l’insieme a dominare, e non si può fare a meno di citare le ottime prove di chitarristi (a tratti eccellenti), cantante e batterista (capisci di trovarne uno bravo quando non puoi fare a meno di notarlo).
L’intricata Obscurity Unveiled apre le danze con l’irruenza necessaria, la seconda Nameless Clouds invece si sposta in territori decisamente vicini a quelli dei Nevermore con risultati a dir poco entusiasmanti (per me assoluta “top song”, per la capacità di aggredire e melodicizzare grazie ad un cantato pulito che si ficca subito in testa nel migliore dei modi). Ablaze the Psalms (che si prende il secondo gradino del podio) mi ha ricordato a tratti i primissimi In Flames, ritornello e chitarra sottostante sono uno dei più grandi regali che questi ragazzi potessero farmi (e poi che chiusura!). Worthless inizia con un duetto maschile/femminile in pieno stile Lacuna Coil per finire poi con alcune stilettate estreme. Nella rimanenza arriva a spiccare Sinful Centuries, mentre Dead Existence rappresenta il punto debole dell’uscita, tanto che forse potevano addirittura evitare di inserirla per quanto mi riguarda (Mind Collapses e Through the Mouth of this Crater viaggiano invece nel mezzo delle preferenze, non così perfette come le migliori, ma comunque ricche di attenzione e spunti interessanti).
Un ultimo elogio va poi alla bella copertina, ideale immagine di sfondo per la conclusiva strumentale Their Portraits Foverer.
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Summary
Twilight Vertrieb (2011)
Tracklist:
01. Obscurity Unveiled
02. Nameless Clouds
03. Ablaze the Psalms
04. Mind Collapses
05. A Distant Reflection
06. Worthless
07. Through the Mouth of This Crater
08. Sinful Centuries
09. Dead Existence
10. Their Portraits Forever