The Spoiled – Living Ghosts

Il progetto The Spoiled torna a farsi sentire a circa nove anni dall’album d’esordio Parasite. Lo fa con il supporto di Swiss Dark Nights e un Living Ghosts che rilancia l’intuito e il gusto artistico del poliedrico Giovanni Santolla. Ci troviamo di fronte a un lavoro che trasuda maturità da ogni nota, un aspetto sottolineato con coerenza lungo una tracklist composta da dieci brani intensi e fortemente persuasivi.

La prima cosa che colpisce è la fruibilità dell’album, la sua capacità di scorrere fluido, traccia dopo traccia, lasciando quella sensazione di star ascoltando qualcosa di autentico, viscerale e ben costruito.

The Spoiled ci propone un ibrido sonoro che oscilla tra darkwave, post punk e cupi sentieri industrial. Una musica che si muove con dinamismo, come una mano che afferra con forza la sua preda, scrutandola con occhi colmi di dolore e passione.

È un percorso denso, opprimente eppure in qualche modo familiare, quello che ci attende in questa discesa nell’introspezione. Un viaggio sonoro che assimila influenze che vanno dai Nine Inch Nails ai The Sisters of Mercy, passando per The Cure, Clan of Xymox e Killing Joke.

Addicted to Lies apre le danze con un impatto ritmico potente, un lampo che si imprime nella memoria e diventa nostalgia ad ogni nuovo “start”. Ravenous segue con slancio, grazie a strofe magnetiche e un finale di grande forza. The Emptiness Inside è inquieta e struggente, capace di farci muovere e commuovere al tempo stesso.

The Day You Die vibra di puro spirito anni ’80, un brano sensuale e più arioso nel suo incedere, mentre Obsession Thorn colpisce con decisione e synth affilati. Delusional rallenta i toni, più riflessiva, mentre Living Ghost sfoggia un’agilità scattante e contagiosa.

Restano da menzionare il passo oscuro e inquieto di Burn the Witch, con i suoi dialoghi chitarra-synth tanto ispirati quanto incisivi, e l’ossessività martellante di Violence, capace di lasciare il segno con la sua tensione costante.

Il viaggio si chiude con i rintocchi e le gocce in dissolvenza di Last Embrace, un brano che è insieme un addio e una carezza. Una ballata sospesa e malinconica che ci lascia addosso la voglia di ricominciare subito questo percorso dall’inizio.

Living Ghosts è un disco che parla e si nutre di sentimento, le sue strutture sono destinate a lasciarci inevitabilmente un segno addosso. Nella sua scorrevolezza non ci lascia mai del tutto soli o indifferenti. Il disco a firma The Spoiled appare intenso e vulnerabile, ma anche profondamente umano. Musica da ascoltare “a cuore aperto” e con la mente avvolta in quelle tenebre ormai amiche.

70%

Summary

Swiss Dark Nights (2025)

Tracklist:

01. Addicted to Lies
02. Ravenous
03. The Emptiness Inside
04. The Day You Die
05. Obsession Thorn
06 Delusional
07. Living Ghost
08. Burn the Witch
09. Violence
10 Last Embrace

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