Swine Overlord – Entheogenesis

A distanza di circa due anni sono ben contento di sentire qualcosa di nuovo da parte di questi ragazzi americani, certo, il loro Parables of Umbral Transcendence non mi aveva fatto gridare all’apparizione di un “nuovo messia”, però era certamente un ottimo condensato di musica brutale ed impattante, ovvero le medesime caratteristiche che troviamo oggi sul nuovo pargolo chiamato Entheogenesis. La cosa che subito balza all’occhio è la capacità di scegliere al meglio le copertine dei loro lavori, anche stavolta gli Swine Overlord indovinano la tonalità e il “soggetto” base, conferendo così la giusta dose di acquolina a chi di dovere.

Entheogenesis raggiunge buoni livelli ma purtroppo non riesce ad appagare quanto e come la fatica precedente. Non bastano la solita furia e una brutalità lasciata libera a gironzolare per prendersi qualche sorta di ragionata pausa (per quanto possa significare per il genere di death metal qui proposto), il fatto è che si registra meno intensità a discapito di una maggior voglia d’espansione -mossa che da un lato non posso che condividere- peccato che i risultati sperati tardino a mostrarsi, tanto da lasciarmi presto con il classico pugno di mosche a girare blandamente per la mano. Una prima impennata la prova a dare Graceless (colpo di risposta alla fiacca Severed from the Godhead), canzone che cerca subito la lotta contro una produzione questa volta poco convincente e magnetica. Anche (I)conoclasm si fa carico di una interessante e mefitica dose d’atmosfera prima di ricadere però nell’anonimato di una Invoking an Obsidian Liturgy. Il disco si muove così, in modo altalenante, muovendosi tra buoni spunti ed apatiche situazioni che purtroppo non mi aspettavo proprio. Gli Swine Overlord ci hanno sicuramente provato, il mio consiglio è quello di recuperare il loro debutto, poi sulla base di quello provare Entheogenesis e il suo –tutto sommato coraggioso- tentativo di differenziazione.

Se la vostra ricerca di una formula death metal ritmata, gutturale ed asfissiante prosegue senza intoppi una possibilità ad Entheogenesis la potete pure dare, chissà che qualche sua parte “nascosta” o più “meditata” non riesca a parlarvi con una lingua –almeno apparentemente- differente rispetto a quella usata con me.

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Summary

Gore House Productions (2016)

Tracklist:

01. I: The Creator
02. Severed from the Godhead
03. Graceless
04. Procreating the Offspring of Gods and Men
05. II: The Preserver
06. (I)conoclasm
07. Invoking an Obsidian Liturgy
08. Riverchrist
09. A Delusion’s Paradise
10. III: The Destroyer
11. Altars of a Putrid Resurrection
12. Voidweaver
13. Whispers of the Ineffable
14. Gazing into the Shadow’s Maw