Salmagündi – Rose Marries Braen – A Soup Opera

La seconda produzione dei Salmagündi è un qualcosa nato per essere ricordato già da notevole distanza. Un percorso visivo che parte ovviamente dall’artwork (dopo il primo sguardo non lo dimentichi più) e che finisce impresso dentro una dimensione tutta sua, frutto di un trip dinamitardo ma sinuoso, capace di colpire a ripetizione per mezzo di uno schizzato rock d’avanguardia.

All’interno di Rose Marries Braen – A Soup Opera troveremo follia pura, travolgimento sonoro, psichedelia mista ad una sorta di sound progressivo tutto suo, gestito a colpi ed incastri di parole che manderebbero in pappa il cervello anche il più composto ed elegante degli ascoltatori.

Si evadono schemi in continuazione, persino la prestazione vocale farà di tutto per generare scompiglio e decentrare una massa che non conosce il termine equilibrio (almeno per il suo principale significato).

C’è il fuoco della pazzia ad alimentare i Salmagündi, la ricerca di un criterio prima scovato e poi successivamente manipolato con subdolo piacere. Questo disco diventa un atto di coraggio assoluto (loro e anche quello dell’etichetta che ci sta dietro, la Karma Conspiracy Records), frutto di uno spirito eclettico privato di confini. Le canzoni fluttuano e si compiacciono nel loro soliloquio, a ridosso di cascate di basso e “riempimenti” schizzati di synth. L’intricatezza di fondo è pronta a pungere per lasciare un suo preciso sapore, e così anche se ci capiremo poco, quel poco riuscirà comunque ad insidiarsi nel nostro immediato ricordo.

Non pensate di potervi rilassare all’interno di Rose Marries Braen – A Soup Opera poiché i Salmagündi le proveranno tutte nel generare una sorta di caos controllato, manovrato con tatto e sapienza dalla fonte. Quindi, cari maniaci dell’ordine filate via!

Summary

Karma Conspiracy Records (2019)

Tracklist:

01. Cheese Fake
02. Cockayne
03. I Ate You!
04. Mrs Braen aka TantaVogliaDelay
05. Mumbo-Jumbo
06. ROSE merries B (W-Omen)
07. The Big Brother