Ogni amante del black metal finlandese non deve lasciarsi scappare questa ghiottoneria intitolata Lyöden taudein ja kirouksin. 35 minuti di musica che guarda con onore e ardore a formazioni cardine della scena come Horna, Sargeist e Satanic Warmaster ma senza dimenticare l’operato rude e misantropico della creatura Goatmoon. E dietro al monicker Riivaus troveremo giusto una persona a muovere le nevose acque, un Hoath Daemnator pronto a seguire le orme dense, fredde e taglienti lasciate dai più illustri e ben rodati colleghi. Di pagnotte il nostro ne dovrà ancora mangiare molte prima di poter finire nel “parcheggio” riservato ai migliori, ma di sicuro questo debutto si lascerà ricordare come valida alternativa a quei dischi che ormai conosciamo a menadito da diverso tempo.
Il nostro nuovo eroe strilla e si dilania l’anima con piacente convinzione, scheggia e affila strutture capaci di arrivare bene in profondità. Melodia e aspetti primordiali si uniscono all’inizio del percorso e vanno così d’accordo che decideranno di proseguire tutto il cammino assieme. La title track posta all’inizio varrebbe più di tante parole e nomi, il brano evolve ed incanta a suo modo, senza sensazionalismi ma solo grazie ad una cocciuta e “vissuta” anima in veste di armoniosa animatrice. Dei sei brani presentati spicca una “abboccata” Uhrirovio, praticamente già un classico a primo acchito grazie a quel riffing da trasporto malinconico.
Il sound è scarno, scarno per come dev’essere su determinate zone. Si resta tuttavia bilanciati senza mai sconfinare nell’esageratamente grezzo o dentro un fuorviante senso del pulito. Le canzoni vengono portate spesso oltre i cinque minuti, ma ciò non rappresenta alcun problema perché il songwriting riesce a mantenersi fluido, vivo e “nocivo” senza mai scadere su inutili ripetizioni o su momenti dal scarso equilibrio. La veloce Pakanamalja sembra voler smuovere i sensi animaleschi e lancia il disco verso una seconda parte fatta di nuove e repentine certezze. Prima troveremo la cadenzata Alkemisti (con i suoi sette minuti la più lunga) poi la doppietta conclusiva rappresentata da Vihan Temppeli (con quel senso di magia che subito ti acchiappa) e Tuhkasade.
Merito va alla valida Wolfspell Records per aver dato alle stampe questa piccola leccornia (cd ed lp). Lyöden taudein ja kirouksin è quel classico lavoro che non finirà di certo a dominare la corrente d’appartenenza, ma di sicuro contribuirà al suo continuo e diabolico decorso.
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70%
Summary
Wolfspell Records (2017), Purity Through Fire (2017, mc)
Tracklist:
01. Lyöden Taudein Ja Kirouksin
02. Uhrirovio
03. Pakanamalja
04. Alkemisti
05. Vihan Temppeli
06. Tuhkasade