I finlandesi Purtenance (dal 1989 al 1991 Purtenance Avulsion) arrivavano al terzo lungo passo in carriera nel 2015 grazie alle attenzioni della spagnola Xtreem Music (matrimonio attivato due anni prima per il secondo disco Awaken from Slumber). Il binomio non deludeva le attese dando vita al classico prodotto capace di rendere felici tutti gli amanti del più nascosto ed “infido” death metal europeo. I Purtenance caricavano il sound con rallentamenti tipici doom, innesti in grado di cambiare lievemente quelle coordinate così “marce e classiche” che lambiscono con onore i loro ruvidi rilievi.
Scrivo in ritardo, e a tre anni circa dalla sua uscita, di certo non è un segreto, questo …to Spread the Flame of Ancients non ha cambiato nulla nel panorama, ne modificato i piani di uno stile che continua a mietere con onore le sue piccole e brusche soddisfazioni. Stiamo parlando del classico album che finisce in fondo alle varie collezioni di sezione, spodestato di volta in volta da qualcosa di nettamente migliore. Ma stiamo anche parlando di musica che si merita comunque il suo giro di tanto in tanto, perché questi finlandesi di pelo sullo stomaco ne hanno molto e cercano in ogni modo di farcelo avvertire.
…to Spread the Flame of Ancients risulta infine “a pelle” un pochino troppo lungo (sono finito a pensarlo, giusto un piccolo appunto) ma il sound si tiene comunque un bel tiro carico e cazzuto. Il riffing esegue un lavoro grezzo e primordiale, sicuramente in grado di apparire familiare per le orecchie più allenate (soprattutto per chi segue con ardore la scena death della loro nazione). Sul tutto si adagia una marmorea prestazione vocale, pestilenziale e profonda di Ville Koskela, forse troppo prevedibile e monocorde se andiamo nello specifico, ma anche dannata al punto giusto per poter raggiungere l’obiettivo prefissato.
…to Spread the Flame of Ancients scorre senza trovare ostacoli, ma durante la sua vita distribuisce anche diverse “energie alterne”. Certe volte impressione ed accende con stile (particolarmente riusciti e di presa i rallentamenti) mentre in altre il pilota automatico fa sentire troppo la sua operosa presenza. Di certo la forma è dura ed impossibile da scalfire e la pazienza il minimo richiesto come base di partenza (anche da parte di chi più tanto giovane non è), ma chi riuscirà a tenere basse le aspettative potrà discretamente godere oppure “spaccarsi a dovere” sui tre quarti d’ora qui vomitati.
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Summary
Xtreem Music (2015) Tracklist: 01. Invocatio 02. Preventio 03. Waiting to Be Free 04. I, the Sacrificed 05. On the Far Side of Knowledge 06. Destroyed Human Mind 07. Blood Oath 08. Cornerstone of Insanity 09. Disseminated Death 10. The Unseen 11. Kaaos on Kanssamme (Chaos Is with Us)