Ep di lusso quello che ci portano innanzi gli Ucraini Polynove Pole, il loro On the Edge of the Abyss si presenta difatti avvolto in un curatissimo doppio digipack ottimamente “lucidato” per l’occasione. Il tutto si snoda attraverso un primo cd composto da cinque pezzi da studio (per un totale di 27 minuti) più un secondo “bonus” in versione live. L’uscita appare senza dubbio ghiotta, soprattutto per il lato che mi preme mettere per la maggiore sotto i riflettori (quello in studio).
La partenza con Grey Angel non può che riportare alla mente l’operato dei compianti Elis, tutto conduce a quel gothic metal elegante e dall’impatto ritmico, fortemente melodico, guidato dall’eterea voce di Marianna Laba (non mancherà la controparte estrema maschile, usata -almeno inizialmente- come “sfondo”, mentre nella seconda parte otterrà maggior rilievo come potremo verificare su The Nightbirds e title track). La nostra salirà in cattedra successivamente sulla epico/drammatica Cain’s Children (la mia preferita), traccia in grado di accendere sensazioni ormai sopite alla Tristania/Trail of Tears. Il gothic metal dei Polynove Pole è di presa, ma di quella presa che non strizza troppo l’occhio al “mainstream” ecco. Non ascolteremo difatti ritornelli facili-facili o strutture particolarmente zuccherose a farla da padrone. La band intende omaggiare un determinato “periodo storico” e si tiene ben lontana dal guardare oltre un certo limite. Su questo si rifletterà giocoforza il nostro giudizio, e sul grado di percezione che il genere ha stabilito con noi durante il passato. Inguaribili nostalgici (come il sottoscritto) apprezzeranno e non poco, mentre i soliti “inconsolabili” non riusciranno a proseguire oltre due canzoni.
Va detto che le canzoni dei Polynove Pole sono belle “spesse” oltre che prodotte al meglio delle possibilità. On the Edge of the Abyss merita un suo spazio all’interno di ogni collezione gothic di rispetto, e pazienza se non aggiungerà nulla di nuovo (ma è quello che veramente vogliamo poi?) al nostro universo. I minuti sono intensi quanto basta, idonei all’approvazione dei cultori di genere.
Il disco live suggella al meglio questo primo tratto di carriera (la band nasce nel 2004), percorso abbastanza travagliato a dire il vero. Ci aspettiamo dunque che questo On the Edge of the Abyss faccia ripartire il motore a dovere (è datato 2009 l’unico full-lenght fin qui registrato), nel mentre ci struggiamo su queste valide canzoni, aspettando qualcosa di ancor più corposo per l’avvenire.
Summary
Autoproduzione (2017)
Tracklist:
01.Сивий ангел (Grey Angel)
02.Каїнові діти (Cain’s Children)
03.Вогні в тумані (Lights in the Fog)
04.Нічні птахи (The Nightbirds) – Remake 2017