Si può suonare thrash metal evadendo gli schemi ? Possiamo ipotizzare di finire a “sensazioni” su tutt’altro posto quando la matrice è comunque evidente per non dire predominante?
Sono queste le questioni che si arrovellano nel mio cervello dopo l’ascolto del disco d’esordio omonimo dei norvegesi Ormskrik. Le note promozionali lo definiscono come “fresco” e sapete una cosa, per una volta sono completamente daccordo, non c’è infatti parola migliore per definire l’approccio avuto con questa band. Ma ora non voliamo su chissà quali entusiasmanti venti, la musica dei Ormskrik non è di certo una novità, e neppure un capolavoro di inventiva, però bisogna ammettere che il suo fascino lo sa rilasciare; in modo strano, ma s’avverte un suo “rilascio”.
Il quintetto norvegese è solido, sà dove mettere mano e sputa fuori le sue sentenze con piglio e mobilità. Il riffing quando va a pescare dalla vicina Svezia appare molto indovinato, soprattutto ben incastrato sulla parte ruvida e quadrata del thrash (lo sconfinamento in territorio black/death rimane molto edulcorato). Ma non dovete pensare alle produzioni caotiche e rozze di certe compagnie becere nazionali, gli Ormskrik per l’occasione sono andati a bussare alla porta di Daniel Bergstrand e in cambio hanno ottenuto limpidezza e un tiro bene tirato a lucido.
La tracklist dell’album si stende su undici composizioni (una è una breve strumentale, un’altra un breve ponte di “raccordo”) schiette e da subito disposte a tutto pur di accattivarsi le nostre simpatie. In tutta onestà devo ammettere che il lavoro riesce loro bene. Ormskrik scivola via come un bicchiere di birra fresca e il merito va tutto alla capacità di movimento presente nei suoi pezzi.
Riporre attenzione alla prima Occultness, alle pressanti March of the Dead e The Morbid Arrives e all’indiscussa regina del lotto Descend to Madness.
Quello degli Ormskrik è un inizio confortante.
Summary
Fysisk Format (2020)
Tracklist:
01. Occultness:
02. Destroyer of Worlds
03 .Oblation
04. March of the Dead
05. Descend to Madness
06. Deathwind
07. Vegen Til
08. Helheim
09. The Morbid Arrives
10. Hecatomb
11. Eye for an Eye