Ossessione per i caratteri sinfonici del black/death metal, cori angelici pronti a “spiovere” con l’intento di squarciare e tanta compattezza a macinare su brani mai veramente troppo complicati. Il debutto degli italiani Nightland lascia in previsione interessanti porte aperte, e fa ben sperare per l’eventuale percorso che potrà in futuro intraprendere la band.
C’è un sicuro amore per i Dimmu Borgir alla base delle loro composizioni, già più che chiaro sulla prima Dreamless Life ma ben diluito anche sul resto della produzione. Fortunatamente i Nightland prendono spunto in maniera ispirata e non danno mai l’idea di scopiazzare sciaguratamente senza ricavare quel pizzico d’essenza personale. In mente verranno certamente anche Cradle of Filth e qualche parte ruspante definibile “alla Behemoth”, ma saranno giusto piccole impressioni, innocue se comparate all’influenza principale che si prende la grossa fetta delle “grondanti” parti ritmiche e vocali.
Obsession lascia una sensazione gradevole addosso, scorre bene senza lasciarti addosso un possibile “peso” (a volte molto probabile in questo tipo di produzioni) che di certo avrebbe rappresentato un danno globale irreparabile. E così lo ascolti, e poi ancora ed ancora, lo spettro della noia veleggia lontano e tu riesci a gustarti canzoni pronte a svolgere il proprio dovere sino in fondo le viscere.
Le scorribande sinfoniche dei Nightland sapranno come intorpidirvi a dovere. Così non rimane troppo tempo per il pensiero (a seconda dell’approccio cosa positiva o meno, in tal caso sicuramente positiva), verremo presi a forza e trascinati sui loro “sempre chiari” vortici sonori, impalati su determinati cori (un “cambio scena” sempre indovinato) e inghiottiti dalle melodie più ispirate.
Nightland, un disco d’esordio sicuro, un disco d’esordio sul quale puntare che ci collega di diritto al successo già ottenuto dai Fleshgod Apocalypse.
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Summary
Autoproduzione (2015)
Tracklist:
01. Benediction to Madness
02. Dreamless Life
03. A.R.E.S.
04. Icarus
05. Alpha et Omega
06. Cradle of Sufferance
07. Obsession
08. Quod Vita Celat, Mors Revelat
09. Last Dance of a Treacherous Mind
10. Dreamless Life (orchestral)