Nekyros da oggi è “l’altro progetto” degli argentini Cristián Yans e Dany Tee, già noti per aver convinto i più con il monicker Los Males del Mundo.
Il debutto dei Nekyros, Nyxian Path, nasce da una chiara volontà: esprimere un sound più diretto e aggressivo. L’album presenta diversi spunti interessanti, ma al tempo stesso soffre di una certa staticità e di elementi meccanici che potrebbero appesantire l’ascolto. La batteria programmata, in particolare, smorza parzialmente l’entusiasmo, pur senza compromettere la solidità di un lavoro che, nel complesso, rimane degno di attenzione e quindi consigliabile.
Ci troviamo di fronte a pura “arte incantatrice”, un incantesimo sonoro che scava in profondità e che richiede senza dubbio un’attenta assimilazione prima di poterne pronunciare un verdetto. Il sound è oscuro, interpretativo, pervaso da un mood decisamente ritualistico. La melodia è presente, ma preferisce fondersi con fitte tenebre piuttosto che emergere. Non c’è mai la fretta, né l’urgenza, di mettersi in mostra.
Nyxian Path vive di transizioni, impeto e di struttura. È senza dubbio un monolite impegnativo da affrontare, costruito su un tipo di black metal poco accomodante. Bisognerà cercare e conquistare i propri momenti all’interno del disco, lottare per farli propri, e solo allora se ne potrà cogliere il reale valore. Un valore che esiste, che respira a suo modo, senza offrire appigli facili o immediati a chi si avvicina all’opera.
La ricerca di una sofferenza letale è la prerogativa dei Nekyros. Il riffing, se analizzato con attenzione, si rivela di grande spessore. Ogni passaggio è studiato, calibrato ed efficace nel trasmettere tensione, asprezza e intensità emotiva all’ascoltatore.
Non è dunque un ascolto da liquidare dopo appena un paio di giri completi. Posso comprendere che la scintilla possa non scattare subito, ma è proprio l’andamento scelto a non volerla provocare. Nyxian Path preferisce agire nell’ombra, sussurrando le parole giuste solo a chi è realmente disposto ad ascoltarle. Sta a noi capire se quei sussurri ci sono destinati o meno. Di certo non bisogna trarre conclusioni affrettate, perché questo album le sue armi, eccome se le ha.
Un brano come Fortress of the Damned lascia sicuramente il segno ed è forse quello ideale per fare conoscenza con la loro musica.
In sintesi, chiunque ami il black metal nelle sue forme più crude e viscerali troverà nei Nekyros una pagnotta da addentare con assoluta avidità.
Summary
Northern Silence Productions (2025)
Tracklist:
01. A Road to Walk
02. The Entrance Pt. I
03. Fortress of the Dammned
04. The Entrance Pt. II
05. In the Shores of Time