A cinque anni dal positivo Buried in the Woods ritornano i finlandesi Necropsy e lo fanno accompagnati dall’insana voglia e dalla volontà precisa di rallentare il tiro ad ogni costo. Il risultato si fa notare all’istante e spacca il collo moltiplicato per quattro volte (ebbene si, stiamo parlando di un ep, potrebbe sembrare poca cosa dopo cinque anni, ma chi conosce il percorso della band sà che è vietato lamentarsi).
Con Exitus ci troviamo di fronte una di quelle copertine capaci di spoilerarti la musica con un solo sguardo. E’ difatti un qualcosa che esce “da dentro” questo ep, qualcosa che dimostra subito di avere molta fame, piena di desiderio di rivalsa nel volerci mostrare il nuovo abito scelto per l’occasione (e me li vedo loro tutti orgogliosi rigirarsi davanti allo specchio).
Il tiro è eccezionale, le chitarre trapanano a dovere, lavorano in modo diligente sconfinando nella zona death doom più mefitica e corrosiva (ma ben prodotta). Su Meat Ceremony potete benissimo immaginare di sentire dei Six Feet Under più controllati, mentre più avanti le cose prenderanno una deriva ancora più profonda, tanto da lasciarmi inizialmente spiazzato nel pensare a quello che avevano sputato fuori cinque anni prima.
Stufi di pestare solo in maniera morbosa i Necropsy si sono ritrovati oggi come ottimi tessitori di materia death doom. Il dna finnico non viene però tralasciato e và con prepotenza ad aggiungersi alle colanti strutture death rimaste stoicamente a reggere la baracca.
E quando poi ti estraggono certe melodie come su 206 Motives (lunga ben otto minuti!) non puoi far altro che decidere di accodarti al loro nuovo “credo”, giusto in tempo per mollare gli ormeggi sulle note ben lanciate di una già cultosa e più classica Butcherado.
Summary
Xtreem Music (2020)
Tracklist:
01. Meat Ceremony
02. Fucking Dead
03. 206 Motives
04. Butcherado