Con questa uscita, la Lupus Lounge è riuscita a steccare la prima con il sottoscritto. O quantomeno, l’album Stemning dei Nàttsòl è il primo prodotto non riuscito – o riuscito solo in parte – che mi capita di ascoltare da parte della sottoetichetta della più nota Prophecy Productions.
Il rammarico non è poco, soprattutto considerando l’ispirazione che sembrava trasparire già dalla copertina e dalle intenzioni dichiarate. L’artwork lasciava intuire il desiderio di offrire al pubblico un Bergtatt contemporaneo. Dall’estetica si passava a una musica che evocava le linee caratteristiche del vecchio capolavoro degli Ulver (con i Borknagar sullo sfondo). Mezzi tempi poderosi accompagnati da cori epici e sognanti percorrono l’intero album, fatta eccezione per la traccia conclusiva, Ved Hav I Avdagsleitet, dove voce femminile e chitarra acustica ci accompagnano con dolcezza verso la fine.
Il problema principale di Stemning è proprio il suo tentativo di stare al passo con i tempi. La produzione, così perfetta e – diciamolo pure – piatta, finisce per spazzare via quell’alone di misticismo che dovrebbe essere parte integrante di un’opera di questo tipo. È un “bello senz’anima”: l’ascolto scorre via senza lasciare tracce, come un bicchiere d’acqua bevuto senza aver sete, un gesto meccanico e privo di reale coinvolgimento.
Detto ciò, non si possono muovere critiche troppo severe. La band suona comunque bene un genere tutt’altro che semplice, e probabilmente riuscirà a incontrare il gusto di molti. La seconda traccia, Ved Baal I Kveldstime, è una delle più riuscite. Unisce degnamente Ulver ed Enslaved in un brano coinvolgente che cresce grazie ai suoi cori. Tra le altre, Ved Elv I Eismal Stund si distingue per ritmo e lavoro vocale.
Esiste un gruppo che, nei suoi primi dischi, ha fatto meglio dei Nàttsòl. Sono anch’essi norvegesi, poco noti, e si chiamano Svartahrid. Il loro sound, sospeso tra Ulver e i primi Dimmu Borgir, somiglia molto a quello di Stemning, ma riesce decisamente meglio in termini di atmosfera generale.
I collezionisti, invece, non avranno difficoltà ad apprezzare questo esordio, e io stesso, ne sono certo, non resisterò e ne acquisterò la versione in vinile. Proprio per questo Stemning non va bocciato in toto. E i Nàttsòl in qualche modo sapranno certamente raccogliere i loro proseliti. E poi, non dimentichiamo che siamo di fronte a una band al debutto. Da questa prospettiva, il bicchiere si può vedere senz’altro mezzo pieno. Attendiamo con curiosità una prossima prova, magari più centrata.
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60%
Riassunto
Lupus Lounge (2010)
Tracklist:
01.Ved Aas I Haustmoerket
02.Ved Baal I Kveldstime
03.Ved Skog I Natterstid
04.Ved Fjell I Vinterblaest
05.Ved Elv I Eismal Stund
06.Ved Hav I Avdagsleitet