Album di esordio per gli americani Metaphobic, che approdano su Everlasting Spew Records e consegnano al 2025 un lavoro imponente e di notevole impatto: Deranged Excruciations.
Fin dal primo ascolto di Deranged Excruciations, i Metaphobic mettono in chiaro le intenzioni. Trattasi di un disco che sa esattamente cosa vuole comunicare, seguendo un percorso coerente ma mai prevedibile, dove ordine, ferocia e impatto convivono in perfetto equilibrio. È proprio questo bilanciamento a catturare subito l’attenzione, e a diventare un tratto distintivo che accompagnerà l’ascoltatore per tutti e tre i quarti d’ora dell’album.
C’è qualcosa di ipnotico nella coltre sonora intessuta dai Metaphobic. Le chitarre scolpiscono riff a diverse andature, dando forma a un impasto sonoro ricco, denso, stratificato. Un Death Metal americano che prende nuova linfa: radicato nella tradizione, ma proiettato verso un’espressività vibrante, capace di sporcarsi con rudezze figlie del Nord Europa.
La band dimostra di aver assorbito le lezioni di Morbid Angel, Monstrosity, Immolation e Incantation, ma senza limitarsi a un banale omaggio. L’abilità con cui i Metaphobic fondono impatti diversi si traduce in brani compatti, fluidi, che crescono di intensità man mano che scorrono i minuti.
Deranged Excruciations riesce persino a sorprendere — e questo, in un genere così codificato, è tutto fuorché scontato. I Metaphobic colpiscono duro, ma sanno anche rallentare con intelligenza, sorprendendo con passaggi cadenzati o fendenti più lenti, vischiosi, ma altrettanto letali.
Ogni soluzione adottata appare studiata nei dettagli e mai fine a sé stessa. Sono queste le leve che la band manovra con maestria, costruendo un disco che cresce con gli ascolti e che mostra una longevità rara per un debutto.
Le otto tracce presenti offrono tutte un contributo concreto al valore dell’album, rendendolo massiccio, coerente e sempre incisivo. Spectral Circle apre le danze sondando il terreno con cautela, muovendosi sul confine tra melma e lucidità. Mental Deconstruction conquista grazie a un riffing preciso e a momenti più ariosi, sorretti da assoli ben calibrati che creano una tensione melodica sospesa.
Con Execration si va dritti al sodo: la brutalità si fa più diretta, accompagnata da un growl “mistico/cavernoso” che emerge con forza sotto la superficie strumentale. Poi arrivano i due monoliti dell’album: Disciples of Vengeance e la conclusiva Insatiable Abyss. Due brani inquieti, che sembrano vagare senza pace, modellando l’impatto sonoro su una forma pachidermica, doom, perfettamente integrata con il DNA rude e viscerale dei Metaphobic.
Quello dei Metaphobic è un primo passo che lascia il segno. Consegnatevi senza remore al rituale di Deranged Excruciations e alla sua implacabile fucina di riff. Lasciatelo agire, lentamente ma inesorabilmente.
Summary
Everlasting Spew Records (2025)
Tracklist:
01. Spectral Circle
02. Mental Deconstruction
03. Execration
04. Disciples Of Vengeance
05. Veiled Horizons
06. Hypnosis Engram
07. Reconstituted Grey Matter
08. Insatiable Abyss