Katatonia – Dethroned & Uncrowned

I Katatonia giocano con noi, aldilà dei mutamenti continuano a tingere le nostri pareti con quelle caratteristiche tinte cupe, oggi particolarmente notturne e stranamente sognanti.

Sarà difficile per tanti farsi andare giù questo Dethroned & Uncrowned, ovvero nient’altro che la trasposizione acustico/onirica di Dead End Kings (disco che rilascia il suo completo odore solo alla distanza, come avevo già anticipato nella sua recensione), in primis bisogna accettare l’uscita per quello che è, ovvero un arricchimento dell’opera principale attraverso l’uso di armi del tutto inusuali per quanto riguarda l’operato dei Katatonia. Così avremo atmosfere immobili e rarefatte, straziantemente lente, dove la voce di Jonas Renske riesce a prenderci per mano più del solito.

Dethroned & Uncrowned arriva qui oggi e rivernicia non a caso il disco più soft (ma comunque non il più facile) della loro carriera, lo fa tramite soluzioni che potrebbero essere sfruttate per ciò che verrà, offrendo in maniera del tutto semplice un’alternativa stagnante molto gradita.

Ma se prima bisognava lottare anche con le chitarre elettriche, ora bisogna lottare contro uno stato di quiete perenne, non credo proprio che tutti riusciranno ad arrivare alla fine, mentre spero che altri riescano a scottarsi senza finire nei soliti discorsi del tipo: “un’uscita inutile o blabla vari”.

Così come ogni uscita discografica di rispetto anche questa si merita il suo tempo, perché questa versione completa Dead End Kings, anzi riesce pure nell’arduo compito di farti venire voglia dello stesso e della sua “latente” elettricità. Ma allo stesso tempo si resta imprigionati nella paziente tela che non modifica una solo armonia, mentre l’appoggio strumentale è si rivisto, ed abbellito con diversi strati sonori grazie al soave uso della tastiera. E il colore che si fa avanti è quello notturno di copertina dove l’uccello porta simbolicamente la corona altrove, in un campo nuovo ed inesplorato. Chissà se anche altrove riusciranno a mantenere quello scettro fatto di lancinante disperazione.

Una cosa è certa, se Dead End Kings non vi è piaciuto non dovete prendere in considerazione questo Dethroned & Uncrowned, neppure gratis. Per quanto io non sia solito sponsorizzare questo tipo di uscite non posso che parlarne comunque bene, in fondo le rivisitazioni di The One You Are Looking for Is Not Here, Buildings, Ambitions e Dead Letters mi hanno preso davvero bene. Lo so, il mercato è già abbondantemente inflazionato, ma credo che il suo piccolo spazio fra certi “maniacs” lo possa ad ogni modo ottenere.

And everything was possible…..still….

Riassunto

Kscope Music (2013)

Tracklist:

01. The Parting
02. The One You Are Looking For Is Not Here
03. Hypnone
04. The Racing Heart
05. Buildings
06. Leech
07. Ambitions
08. Undo You
09. Lethean
10. First Prayer
11. Dead Letters