Indecent Excision – Deification of the Grotesque

Aldilà di tutto, buona la prima per il mattatoio sonoro inscenato dagli Indecent Excision, buona anche se non altamente esaltante. Il mio responso è stato raggelato da una flebile noia apparsa -mai tragicamente- di tanto in tanto. Il prodotto però viene animato con passione, su questo non aleggia il minimo dubbio. La formazione dimostra di conoscere molto bene il territorio esplorato, suona con brutalità e una voglia di fare che è così tanta che quasi finisce per fregarli.

Il disco è cosa esclusiva per chi ha le pareti di casa esclusivamente foderate con cd di brutal death metal. Solo i veri appassionati ci usciranno fuori di testa in un non nulla, a loro basterà un solo comando di queste gesta blasfeme per dichiarare immediata resa. L’insieme si fa ascoltare bene, tanto quando si accelera in maniera “sguainata” sia quando ci troviamo di fronte i classici rallentamenti lanciati “in your face“.

Sono proprio le parti cadenzate ad avermi gasato e convinto maggiormente (e da parte mia non posso che spronar la formazione a battere maggiormente su queste soluzioni in futuro), fra di loro non potevano mancare i i classici “collage” presi dai film preferiti di turno, stacchi e riprese li vedono protagonisti creando sempre il giusto divertimento o la necessaria esaltazione.

La produzione è asettica quel tanto che basta per far gelare il sangue nelle vene, mentre il grugnito è profondo e cavernoso, mai su livelli esorbitanti (si sente molto di peggio in giro), questo alla lunga potrà essere un fattore davvero importante per la band, poiché troppe formazioni usano nascondersi dietro a growl ad dir poco esagerati per sopperire a scarse abilità che finiscono solo per rovinare lo sforzo strumentale. Il lato selvatico emerge a tutto spiano nella musica Indecent Excision, diciamo che da solo riesce a sopperire alla carenza di altri risvolti ancora da limare al meglio.

Il mio orecchio ha eletto Entwined by Vermin, Submerged by Vomit come brano migliore, qui gli Indecent Excision recitano magistralmente la propria parte senza concedersi piccoli sprazzi ariosi (non che questi siano molto presenti, ma il risultato paga particolarmente), anzi il tutto è misteriosamente colorato di nero preciso, soluzione che non sarà così scontata in seguito.

Degne di attenzione sono anche Torment Through Abnegation of Euthanasia, dove il growl osa qualcosina di più rispetto allo standard (l’ultimo rallentamento è forse il migliore di tutto il disco) o l’attacco di Sculpture of Severed Remnants, dai tratti chirurgici e devastanti. Se la title track mi lascia una dose esagerata di freddo (come un corpo in attesa della sua autopsia) le cose vanno decisamente meglio con la selvaggia e determinata Compulsive Consumption of Rotten Entrails e con Kaleidoscopic View of the Innards, qui gli Indecent Excision tornano a randellare al meglio delle loro possibilità. Infine, se la “passione per il pollo” è per voi altamente inebriante o totalizzante, non potrete perdervi o evitarvi l’ascolto dell’ultima (e divertentissima) traccia presente in tracklist, il cui titolo è tutto un programma.

Se la convinzione non vi avrà ancora raggiunto basterà un rapido sguardo alla copertina per fugare ogni dubbio, con Deification of the Grotesque si passano pur sempre trentacinque minuti di sana quanto depravata follia, la messa in pratica di un onesto mestiere.

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Summary

Grindethic Records (2011)

Tracklist:

01. The Genesis of Inhuman Brutality
02. Entwined by Vermin, Submerged by Vomit
03. Purulent Glansectomy
04. Torment Through Abnegation of Euthanasia
05. Sculpture of Severed Remnants
06. Deification of the Grotesque
07. Compulsive Consumption of Rotten Entrails
08. Decomposed Fetus Collection
09. Kaleidoscopic View of the Innards
10. Chickenfuck