Dopo il disco a nome A.M.E.N., Vittorio Sabelli torna nel 2025 anche con il secondo album sotto il monicker Incantvm. Tra arti magiche e stregoneria, ci consegna un’opera profondamente persuasiva e intrigante.
Maleficia è un disco che, nei suoi apici, riesce a lasciare di stucco per la sua potenza ed evocatività. Il progetto Incantvm raggiunge vette alte e così nette da sembrare quasi incredibili: la magia scorre liberamente all’interno di queste mura sonore, capaci di trasportarci indietro nel tempo, in un’epoca peculiare e profondamente legata alla tradizione musicale italiana. Se il richiamo ai primi Opera IX può sembrare naturale, i risultati finali appaiono comunque distinti; ciò che resta intatto è quel sapore occulto che caratterizzava band come Mortuary Drape, Evol, Inchiuvatu e The True Endless.
Ci troviamo di fronte a un punto d’incontro, un crocevia in cui diverse sensibilità confluiscono in un’unica essenza guidata dall’estro di Vittorio. Forse è proprio questa la peculiarità che contraddistingue un certo modo di fare musica nel nostro paese: un approccio capace di riportare alla luce quell’aria maledetta, che con Maleficia torna a farsi respirare in tutta la sua inquieta intensità.
All’interno di Incantvm si agitano le maledizioni vocali di Tenebra –la cui prova, distintiva, incisiva e dilaniatrice, esalta con abilità recitativa spezzoni che marchiano come fuoco- insieme a quelle di Samael Von Martin e Nequam. Il terzetto va in scena con ardore e notevoli doti interpretative, definendo tratti multiformi e distintivi che caratterizzano l’intero album.
Ad affiancare Vittorio Sabelli sul versante strumentale troviamo, alla sezione ritmica, Lorenzo Mastrogiuseppe, Luca Tiraterra e Marco Molino. Maleficia attinge potere assoluto da ogni suo interprete, lasciandolo fluire sotto forma di dannata prelibatezza.
Un disco attento ai suoi passi, che ama sondare un’oscurità tanto pregiata quanto primordiale.
Sono cinque gli atti che affronteremo in questo viaggio. Il primo, Rinascita, spiana a dovere la strada tra ombre e suggestioni medievali, introducendo Donna Prudentia, un brano dall’incedere pressoché perfetto. Il suo tiro conquista, mentre le prestazioni vocali dominano la scena, aggiungendo l’ultimo, definitivo tassello: puro istinto e creazione.
Con Gli esorcismi di Canidia e Sàgana si va a imprimere un marchio ondeggiante e introspettivo. Dal brano emerge tutta la voglia di spostamento, insieme a quel forte senso di inquietudine che attraversa l’intero progetto.
Il crescendo sputato fuori da Incantvm/ Kyrie (from Mozart’s Requiem K626) è un altro punto focale di Maleficia. Le dosi di dannazione si rinnovano tra cauti passaggi atmosferici e riflessivi, alternati a famelici attacchi vocali capaci di generare null’altro di autentica pelle d’oca.
Gli Incantvm chiudono il cerchio con Diana e il suo quasi quarto d’ora esplorativo, dove saranno gli strumenti a parlare, fluendo lungo una corrente istintiva ed heavy, in grado di acquisire, sulla distanza, un potere deciso e definitivo.
Maleficia saprà folgorare con i suoi passaggi intuitivi e mai eccessivamente articolati. La visuale si sposta su un dannato villaggio, mentre le leggende che lo popolano catturano la nostra attenzione. Gli Incantvm, in tutto questo, sono gli abili menestrelli.
Un disco da custodire gelosamente.
Summary
My Kingdom Music (2025)
Tracklist:
01. Rinascita
02. Donna Prudentia
03. Gli Esorcismi Di Canidia E Sàgana
04. Incantvm / Kyrie (from Mozart’s Requiem K626)
05. Diana