Ihsahn – Pharos

Il 2020 sarà ricordato per l’anno degli ep per il progetto solista di Ihsahn. L’estroso Emperor ha messo in piedi due uscite differenti, quasi a voler tastare il polso alla propria audience. Cosa verrà gradito per la maggiore dall’esigente platea? La formula prettamente aggressiva e nostalgica di Telemark (uscita prima dello scoppio della pandemia) o quella del qui presente Pharos che invece pensa ad esplorare territori pregni di melodia e pulizia sonora?

Ciò che risiede nella mente del buon Vegard Sverre Tveitan non è dato sapersi. Forse questi due ep erano un semplice esercizio prima di un futuro smottamento, oppure un tentativo di spezzare un disco dalla duplice forma che male si legava una volta messo assieme.

A noi non resta che soppesare la sua musica e questa raramente arriva a deludere (con certi limiti settati bene in alto). Ihsahn sceglie l’approccio soffuso e progressive della sua caleidoscopica natura, l’ep non ci presenta in tal modo vocalizzi estremi, ma solo tanta raffinatezza vocale che sfocia a mille con l’ospitata di Einar Solberg dei Leprous in occasione della magica cover di Manhattan Skyline (degli A-Ha). Si perché quasi a cementificare il metodo d’operazione anche questo Pharos finisce a proporci 3 inediti e 2 cover (l’altra è la “grigia e coccolosa” Roads dei Portishead); e forse a questo giro la scelta appare meglio inquadrata, più “calzante”, per un risultato d’insieme -detto in sincerità- più efficace e scorrevole.

Gli inediti acchiappano, tre brani che pensano molto a cullare sensorialmente l’ascoltatore senza omettere qualche momento più “brusco” e rinforzante. La prima Losing Altitude è la classica traccia da ammirare con orgoglio, mentre su Spectre At the Feast le linee vocali mi hanno portato a pensare ad uno strano incrocio tra Hansi Kürsch e Kristoffer Rygg su strati progressive rock. Ma anche la title track finisce a difendersi molto bene grazie a certe fiammate epiche che ne alimentano il pathos.

Pharos è un ep di mestiere, un atto di completamento dovuto se si amano creatività e l’operato di Ihsahn.

Summary

Candlelight Records (2020)

Tracklist:

01. Losing Altitude
02. Spectre At The Feast
03. Pharos
04. Roads [Portishead cover]
05. Manhattan Skyline [A-ha cover]