Lode alla Season of Mist Underground Activists per aver portato ad una giusta distribuzione l’album di debutto degli islandesi Helfró. Il disco usciva originariamente a fine 2018, ma solo durante l’Aprile 2020 gli sono state donate vestigia adeguate (in cui mi sono gettato a capofitto) e una grafica rinnovata e certamente più appetitosa.
Questo disco omonimo sarà una vera delizia per gli estimatori del black metal nordico. Gli Helfró suonano “artici” (ho registrato un senso di “distacco/vicinanza” particolarmente difficile da decodificare per quanto infine esplicito sia) e scagliano fuori dalle note suoni tempestosi ma ben ponderati, favorevoli nel sorreggersi su strutture solide e ben chiare. Il duo implicato, formato da Ragnar S e Símon Þ si divide i compiti e lavora meticolosamente su ogni aspetto facendolo emergere al meglio delle possibilità (il sound appare molto vivo e dinamico, alimentato in ciò dal duplice attacco vocale).
La musica Helfró unisce idealmente il sound degli Immortal a quello dei Mayhem più recenti passando per certi Enslaved di vecchio conio (presenti anche aspre radiazioni provenienti da correnti estreme svedesi). Le chitarre si inerpicano su valichi innevati ma il lavoro del batterista e compositore Ragnar S traina le vicissitudini su percorsi a noi più vicini e pieni di solida sofferenza.
Supplizio vissuto con l’occhio vigile e nichilista, sempre volto a stuzzicare possibili situazioni di liberazione mentale. Le chitarre espletano una loro partita personale, fredda e dissonante, una via tagliata in due se vogliamo, ma saranno proprio alcuni di questi “colpi d’arte” a sgusciarsene fuori per trovare infine pace dentro la nostra sfera cognitiva. Equilibrio e velocità dominano i minuti che decideremo di trascorrere assieme a loro (intervellati da qualche intervento dal taglio epico/pulito), un turbine che sarà capace di lasciare un segno freddo ed abrasivo.
Questo nuovo rilancio di Helfró prevede l’aggiunta di Afeitrun, traccia posta non a caso ad inizio opera (giusto per pigliarsi i meritati riflettori di circostanza) ed espressione di rinnovata gelidità. Puntello di un disco che fa dell’insieme la sua forza. Helfró va lasciato agire senza fretta, se un primo ascolto “non dovesse andare” ci penserà un altro momento a conferire forza e vigore ad un disco ricco di dettagli e stratificazioni.
Summary
Autoproduzione (2018), Season of Mist Underground Activists (2020)
Tracklist:
01. Afeitrun
02. Ávöxtur af rotnu tré
03. Eldhjarta
04. Þrátt fyrir brennandi vilja
05. Þegn hinna stundlegu harma
06. Hin forboðna alsæla
07. Katrín
08. Musteri agans