Hammerfall – Renegade

Riprendere in mano Renegade e decidere di scriverci sopra qualcosina così di getto..

Gli Hammerfall se ne uscivano nel 2000 con il terzo disco e gli occhi di molti puntati addosso. I metallers svedesi stavano continuando a scavare quel tunnel partito dall’accoppiata di lusso formata da Glory to the Brave e Legacy of Kings, dischi che erano riusciti ad entrare nel cuore d’acciaio di molti. Attesa e voglia di sentire un nuovo ottimo disco erano tante (oserei dire opprimenti), ma l’anteprima di una title track molto ruffiana gettava negli animi strane sensazioni.

Il sapore di questa traccia non gradita da molti unito a quello di qualche brano poco ispirato aveva coltivato una situazione a dir poco ingarbugliata. L’indecisione era tanta, e un suo sapore sembra lasciarlo ancora adesso a molti anni di distanza. Il disco pagava senza dubbio il suo posizionamento, ovvero l’arrivare dopo due dischi considerati ancor oggi intoccabili. Ma sotto certi aspetti proseguiva degnamente la strada battuta sino a poco prima, solo che l’ispirazione non appariva altrettanto impeccabile e saporita.

I brani vedevano ancora una forte collaborazione con Mr. Strömblad (5 brani su 10) in fase di scrittura, giusto per rinverdire il concetto di “squadra che vince non si tocca” e il sound in generale usciva più organico e meno “pomposo” se vogliamo dirla tutta. Insomma sembrava quasi un pre-tentativo di svolta verso un qualcosa di differente, ma dall’altro lato avevano canzoni come Keep the Flame Burning (ciò che rappresentano gli Hammerfall, grandissimo pezzo che indovina ogni cosa), Living in Victory, Destined For Glory e The Champion pronte ad oppore coriacea resistenza.

La zona anthem veniva forzata, i nostri d’altronde non lo avevano nascosto con la promozionale Renegade (strofa alla Helloween e poi quel chorus “sempliciotto” ma capace di stamparsi subito nella mente con forza) e lo ribadivano a pieni polmoni con l’apertura inaspettata di Templars of Steel e con The Way of the Warrior (la sua cosa migliore è l’oooooh sottostante, se una era da togliere avrei tolto lei); ma anche le già citate Destined for Glory e The Champion portavano acqua a questo mulino (preferenze notevoli verso la seconda). La sezione ballad iniziava a zoppicare con una Always Will Be non eccezionale ma per fortuna la chiusura affidata all’epica A Legend Reborn ristabiliva brividi, tempra ed esaltazione (altro ritornello da tramandare ai posteri dei templari svedesi).

Renegade rimane un disco “zoppo” e di certo non a causa della sua title track, meno entusiasmo generale è vero, ma di sicuro qualcosa di positivo portato a casa, un qualcosa che forse oggi possiamo apprezzare più di ieri.

65%

Summary

Nuclear Blast Records (2000)

Tracklist:

01) Templars of Steel
02) Keep the Flame Burning
03) Renegade
04) Living in Victory
05) Always Will Be
06) The Way of the Warrior
07) Destined for Glory
08) The Champion
09) Raise the Hammer
10) A Legend Reborn