Dalle profondità più oscure del panorama cileno, i Faustian Spirit tornano a farsi sentire con The Flaming Sword of Ater Ignis
A distanza di qualche mese dalla sua uscita, Inferna Profundus Records ristampa su vinile The Flaming Sword of Ater Ignis, secondo album dei cileni Faustian Spirit.
L’ondata di malevole note era stata inizialmente propagata sul finire del 2024, con una prima versione su cassetta pubblicata da Grim Records. Anche se con un po’ di ritardo, sono finalmente riuscito a trovare il tempo per ascoltare questa nuova prova dei Nostri: la voglia non mancava, visto che il debutto Blessed by the Wings of Eternity (uscito nel 2022) mi aveva più che convinto.
L’opener Alkahest ci presenta una band determinata a proporre una formula diversa di black metal. L’atmosfera avvolge sin da subito; le asperità tipiche del genere inizialmente sembrano attenuate, anche se fanno la loro comparsa nel corso del brano. Tutto appare più meditato, più seducente in un certo senso. Superato l’effetto sorpresa (e un iniziale, leggero smarrimento), devo ammettere di essere rimasto soddisfatto da questa “nuova” direzione intrapresa dai Faustian Spirit. Un approccio che si adatta perfettamente a tutte le composizioni di The Flaming Sword of Ater Ignis.
Un’evoluzione stilistica tra oscurità e ragione
È l’eco della vecchia scuola più primitiva a dominare questa uscita. Il passo scelto non punta su violenza e velocità, ma preferisce svilupparsi in movimenti circolari, che offrono spazio alla perfida interpretazione vocale di Magister Nihilifer Vendetta 218. La formazione è poi completata da N. Psicopompos alla chitarra e dal batterista Knoʯmenon. Tutti e tre sembrano pienamente allineati nel lanciare una maledizione sonora capace di toccare corde intime e profonde, sfruttando un alto livello di intensità espressiva.
Con lentezza, i pezzi del puzzle si vanno componendo. Un brano come Crepusculum Portis inizialmente sembra non portare a molto, ma nella seconda metà riesce ad espandere il suo potere in maniera efficace. Anche la title track prosegue nel suo incedere maledetto e incessante, con chitarre tanto ispirate quanto ipnotiche. Le tastiere intervengono in più occasioni, sempre come elemento di arricchimento, aggiungendo un velo arcano senza mai risultare invasive.
Credo che The Flaming Sword of Ater Ignis non riesca a raggiungere i vertici di Blessed by the Wings of Eternity, ma è comunque capace di inserirsi perfettamente nella sua scia, offrendo un approccio che, pur più oscuro, risulta anche più ragionato.
Summary
Grim Records (2024, mc), Inferna Profundus Records (2025, lp)
Tracklist:
01. Alkahest
02. Opus Inversa
03. Crepusculum Portis
04. The Flaming Sword of Ater Ignis
05. Curses of Forgotten Illusions