Ewiges Reich – Blutsturm

Chi segue con attenzione il sottobosco black metal conoscerà sicuramente gli Ewiges Reich, formazione tedesca nata sul finire degli anni novanta, da quel momento (il primo disco è posizionato nel 2001) ci ha accompagnato per mezzo di con un classico e marcescente black metal, con quattro album sparati in successione sino al 2005, poi un buco nero li ha inghiottiti riconsegnandoceli solamente nel 2011, a sei anni di distanza dal precedente lavoro. Li ritroviamo oggi sotto Eternity Records, etichetta tedesca che stampa dischi con criterio mantenendo sempre alto il livello delle proprie uscite.

Gli Ewiges Reich tornano dunque in forma brillante, con le solite idee e senza mutare pelle, Blutsturm non è di certo una nuova rivelazione ma con loro non era di certo quello ciò che ci aspettavamo. C’è da dire che non sono mai spiccati con nessun disco in particolare, le tipiche “liste di gruppi preferiti” non fanno di certo per loro, eppure la discografia prodotta rimane interessante, lineare e traboccante di malevolo spirito black metal.

Blutsturm (come ormai si è capito) non è assolutamente niente di nuovo, non aggiunge nemmeno una piccola virgola a quanto detto dal gruppo sin ad ora. I quaranta distruttivi minuti passano senza mostrare puntelli di noia e svolgono al meglio la missione prefissata (pianificata da tempo).

La copertina è una piccola gemma per la gioia di occhi mai stanchi della soluzione in bianco e nero, sigilla il prodotto al meglio riuscendo a fornire umori ed immagini idonee, fondamentali per il perfetto completamento musicale/visivo.

Black metal alla Darkthrone con in più il tipico “imbastardimento” tedesco, il disco viaggia veloce e sanguigno senza concedersi spezzoni di respiro o atmosferici che dir si voglia. Una caterva di riff diabolici partono con In blinder Wut, canzone ideale per dimostrare quanto si possa fare bene ancora oggi suonando col il metodo classico.

Non aspettatevi di trovare una produzione bassa o caotica, quest’ultima è senz’altro grezza però non intacca il grado di potenza in arrivo. Reminiscenze thrash sono presenti in Der Schwur e Dezember Vollmond, fortunatamente non si oltrepassa mai un confine che finirebbe per snaturarle troppo. Lo screaming di Maldoror è scarno -positivamente “piatto” se vogliamo- e da idea di cosa significhi “esperienza al comando”, come si evince in diverse metriche sparse nelle varie Alpha und Omega, Blutsturm II, Vorboten der Apokalypse (prestare qui particolare attenzione alle chitarre) e Kalte Asche.

Con Blutsturm i patiti saranno ancora una volta accontentati e sfamati sino alla sazietà in maniera adeguata. La Germania tramite gli Ewiges Reich depone l’ennesimo buon uovo del mattino. Non resterà nei ricordi troppo a lungo magari, ma un nuovo giro sul fuoco prima o poi glielo faremo sicuramente fare .

  • 65%
    - 65%
65%

Summary

Eternity Records (2011)

Tracklist:

01. Einklang
02. Alpha und Omega
03. In blinder Wut
04. Der Schwur
05. Blutsturm II
06. Vorboten der Apokalypse
07. Von sterbenden Gedanken
08. Kalte Asche
09. Dezember Vollmond
10. Ausklang