Ethelyn – Impure Incitements

Di esperienza i polacchi Ethelyn ne hanno e la ricalcano con astuzia. La band era uscita fuori con un demo nel lontano 1998 ma le cose hanno iniziato a girare con serietà molto più tardi. Nel 2006 uno split riavviava il motore della formazione che dal 2008 ha cominciato a sfornare dischi con discreta costanza. Nel 2018 si è registrato così il quarto pargolo di quest’estrema creatura, fatica denominata per gli annali Impure Incitements. Il disco si lavora i fianchi abbastanza bene e solo per una questione di feeling non arriva a sfiorare votazione definibile come “ più importanti”. E’ come se gli Ethelyn ti facessero intendere il gioco e un valore notevole senza finire però a sfruttarlo a dovere. Restiamo aggrappati a brani sicuramente intriganti ma alla lunga mai incisivi sino al midollo, nonostante questo la fruizione di Impure Incitements rimane gradevole, soprattutto ricca di spunti da sviscerare con oppurtuna calma.

La formula adoperata dagli Ethelyn è un black/death “divorante”, un vortice sonoro che vi priverà lungo il discorso di parecchi respiri. Furia e rabbia si giocano una partita di tutto rispetto (sull’altare di una prestazione vocale assolutamente sugli scudi), caratteristiche adagiate sopra un riffing sconnesso e pungente. Asperità che lasceranno poco spazio al lato melodico della faccenda (aspetto comunque presente) puntanto tutto sull’impatto e su una certa furia esecutiva. Il lavoro delle chitarre appare ispirato anche se in più di una occasione finisce un pochino a perdersi, ma i nostri si riprendono quando si manifesta il momento di “tagliare” con sadica efferatezza.

Impure Incitements acquista valore nell’insistenza e nei successivi ascolti. L’idea di essere di fronte a un qualcosa di realmente “grosso” non è mai presente, ma una volta compresa la cosa nulla ci impedirà di godere di un lavoro comunque espressivo e di valore. L’ascolto passa in fretta, i brani scivolano via su continui acuminati attacchi, attacchi che talvolta riescono pure a far scendere nostalgiche lacrimucce. Peccato solo per una mancata/totale coesione della struttura che finirà per tarpare le ali agli Ethelyn. Ma se saremo capaci di oltrepassare certi ostacoli questi 35 minuti appariranno in qualche maniera migliori di quello che si può finire a pensare nel leggere queste righe (un pezzo per definire tutto ciò: A Man with Two Souls) . Insomma se me lo trovo davanti, questo Impure Incitements me lo compro senza pensarci due volte.

60%

Summary

Antitheus Productions (2018)

Tracklist:

01. Vector Equilibrium
02. Bloodspeech
03. Ophiuchus
04. Pile Of Dead Mermaids
05. Dirge in Fire
06. A Man With Two Souls
07. Ignominy
08. Bringer of Ill-will 
09. Nothing Worth to Live for