Ensiferum – Thalassic

Disco numero otto in casa Ensiferum con atti di consolidamento di una line up che abbraccia ben volentieri l’arrivo del tastierista/cantante Pekka Montin. La sua voce pulita sarà un’arma adoperata spesso e volentieri, una sorta di “parte buona” rispetto alla proverbiale irruenza di un Petri Lindroos più convincente che mai (forse proprio a causa di una maggiore essenzialità).

Gli Ensiferum con Thalassic ci offrono una prestazione asciutta e convincente, molto melodica ma con qualche tratteggio che porta alla memoria i fasti delle loro prime tre fatiche. Alla fine il risultato sarà ancora impari se confrontato all’altra e mai dimenticata epoca, ma comunque i nostri sanno che tasti andare a toccare per portarsi a casa un lavoro dignitoso, propositivo ed efficace. D’altronde lo hanno sempre fatto, ma con Thalassic forse un pochino meglio rispetto ai diretti predecessori.

Thalassic ha tutte le componenti di un disco Ensiferum, c’è l’introduzione di respiro da utilizzare per i concerti, ci sono subito le canzoni che finiranno stabilmente in setlist e c’è il pezzo più lungo posto alla fine. Da questo punto di vista non si scappa proprio, ma sarà l’efficacia di una doppietta di rilievo (non a caso usata per scopi promozionali) formata da Rum, Women, Victory e soprattutto Andromeda a far brillare occhi, cuore e quant’altro. Se la prima plana veloce, incontenibile e battagliera, la seconda tira fuori quelle caratteristiche alla Amorphis che vanno a nozze se usate a modo con il taglio degli Ensiferum (la voce di Pekka aiuta in tal senso come si evince anche nel caso di una For Sirens che “acchiappa” con dosi eguali di dolcezza e malinconia).

Il disco gode di una produzione davvero ottima e ci canta di storie legate a miti e leggende legate all’ambiente marino. Un colpo di coda che riesce a legare a modo suo una tracklist che non giunge mai allo “smarrimento” e completa la sua opera grazie alla classe fornita alla base da Toivonen e compagni.

L’epicità si taglierà a fette sulle varie The Defence of the Sampo (tornano melodie di stampo Morriconiano e si completa tra le cose un tris d’apertura davvero vario e avvicente), One with the Sea (il refrain è pura enfasi) e Cold Northland (Väinämöinen Part III), mentre a Run from the Crushing Tide verranno affidate le chiavi delle manovre tipiche della band e a Midsummer Magic il lato prettamente folk.

Thalassic non delude, le sue manovre appaiono decise e “rigogliose”, alimentate da una ritrovata e fresca vena compositiva e dalla voglia di concentrarsi al meglio delle capacità su ciò che è meglio fare quando si è di fronte ad un dato bivio.

70%

Summary

Metal Blade Records (2020)

Tracklist:

01. Seafarer’s Dream
02. Rum, Women, Victory
03. Andromeda
04. The Defence Of The Sampo
05. Run From The Crushing Tide
06. For Sirens
07. One With The Sea
08. Midsummer Magic
09. Cold Northland (Väinämöinen Part III)

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