Djevelkult – Når avgrunnen åpnes

Seconda prova per i norvegesi Djevelkult. Når avgrunnen åpnes risulta convincente da qualsiasi parte lo si guardi. Vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno? Il disco legna e “scava” a dovere secondo le metodologie sicure del black metal norvegese. Bicchiere mezzo vuoto? L’album si contorce bene nonostante l’azzeramente del fattore “novità” e qualche momento magari poco intenso, le canzoni appaiono solide e non scadono mai nella buia ed effettiva noia.

Darkthrone, Mayhem e Carpathian Forest i nomi di riferimento per questi rabbiosi Djevelkult, abili del mestiere e giusti nel saper distribuire ora massacro, ora “pungenti  e dissacranti melodie”. L’opener Atomic Holocaust non può lasciare spazio a repliche, si inizia con una dichiarazione di intenti bella e buona, una di quelle che bisogna a forza subire. Ma non tutte le canzoni presenti all’interno di Når avgrunnen åpnes ruoteranno in tal senso (si pensi già alla più “descrittiva” Condemned into Eternal Void, infine la mia preferita) , i Djevelkult sono cresciuti masticando il genere nel modo più sano e all’interno di questi otto pezzi ci faranno sentire tutto quello che finora hanno imparato laggiù negli inferi.

Når avgrunnen åpnes è un disco che scivola giù bene, è anche  la giusta compagnia su cui poter fare affidamento nei momenti “di stacco” dai grossi ed ingombranti nomi. I Djevelkult non cercano di incantare con chissà quali trovate (anche la produzione sta diciamo “nel mezzo”, non completamente vuota ma neppure così piena o ai limiti del pulito) e va tutto bene così perché l’album fila ma innanzitutto convince con una sua logica se impostato così.

E poi, sulle note della conclusiva e valida Vredeskvad avrete il disegno finito e fatto su misura per voi.

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Summary

Saturnal Records (2018)

Tracklist:

01. Atomic Holocaust
02. Condemned into Eternal Void
03. Når avgrunnen åpnes
04. En ny tid
05. Døpt i helvetesild
06. An Evil Unheard Of
07. Apocalypse (Hellspawn)
08. Vredeskvad