Diabolic – Supreme Evil

Secondo capitolo della sezione a scadenza “random” denominata: “prendi un cd a caso dalla tua collezione e fanne una recensione“. Questo giro prevede una capatina in territorio americano e va a pescare esattamente il debutto della death metal band Diabolic intitolato senza troppi giri di parole Supreme Evil. La stampa in mio possesso è quella in digipack sotto The Plague (nient’altro che una succursale della gloriosa Hammerheart Records), versione che si prendeva con tutti i diritti  “l’ufficialità” dopo le precedenti grane avvenute sotto Metal Age Recordings.

I nostri partivano con il piede giusto affiancati dal solito artwork infernale di Joe Petagno (anche se non è una delle sue opere migliori in realtà) e da una capatina ai Morrisound Studios in sede di confezionamento e sigillo del sound. Tutte le cose erano dunque al loro posto, pronte a “rallegrarci” per una abbondante mezz’ora di truce death metal, suonato ed preparato seguendo a menadito le sacre scritture.

I Diabolic guardavano senza badare a nascondersi al periodo più “secco” e schizzato di marca Morbid Angel, quello costituito da brusche accelerazioni e lancinanti solos (davvero ottime ed agili le due asce a lavoro) profusi a catinelle. Nove i pezzi più introduzione, un’azione ciclica irrefrenabile, schiava di una forza portentosa, abrasiva e soffocante al contempo. Il cantato di Paul Ouellette agisce rapido e non si perde su troppi preamboli (bada poco alla “riuscita” e pensa di più all’impatto diciamo), allo stesso modo rispondono gli altri strumenti, assolutamente legati e collegati fra di loro visceralmente durante l’avanzamento. La tracklist conosce di certo alcuni trucchetti sul come tenerci incollati, Sacrament of Fiends è una grande opener, ma ottime cose le sentiremo pure nelle successive Treacherous Scriptures (ottimo il refrain), Rack of Torment (grandiose le chitarre che lanciano il chorus) e Wicked Inclination (grandissima frustata), il tutto senza nulla togliere alle restanti che non sto a citare (il valore resta praticamente lo stesso, credetemi).

Insomma i Diabolic con Supreme Evil ci davano dentro al meglio, il disco resta godibilissimo ancora oggi e anzi, devo pure ammettere di come sia riuscito a mantenere praticamente intatto/inalterato il suo valore nel corso del tempo.

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Summary

The Plague, Conquest Music Group (2008) Tracklist: 01. Insacred 02. Sacrament of Fiends 03. Ancient Hatred 04. Treacherous Scriptures 05. Grave Warnings 06. Rack of Torment 07. View with Abhorrence 08. Dwelling Spirits 09. Wicked Inclination 10. Supreme Evil