Dove mitigano i dubbi e nascono credenze è il secondo album della post rock/screamo band Dhole. Il disco nei suoi 28 minuti snocciola un concentrato intensivo di sfogo e prelibatezza, facendo diventare l’ascolto un crescendo emotivo da non poter trascurare.
I Dhole con molta probabilità stanno ancora “cercando di scoprirsi”, esplorano il loro campo con cognizione e non commettono passi falsi all’interno di una tracklist che prevederà sei brani intensissimi, tutti accattivanti, sciabolati fuori con rude forza e dalla carica magnetica poco comune.
Una produzione che da un lato appare senza dubbio grezza, ma dall’altro ti avvolge a più non posso. Un tiro pronto a divenire con il passare dei secondi sempre più preciso ed efficace sottolineato a gran voce da una sezione ritmica tanto secca quanto incredibilmente vibrante (te la ritrovi sempre dentro l’orecchio come la classica zanzara estiva).
Espongono i loro argomenti in modo poetico i Dhole, lavorandosi i nostri fianchi con intelletto, passione e giusta foga. Sfruttano sia la ruvidità che l’aggressione vocale come si deve, tanto da regalarci perle come l’opener Abbattere Rituali (quel “tutto è successo dentro un istante” ve lo pianteranno dentro al cervello all’istante). Ma da quel momento la miccia sarà pressoché impossibile da spegnere, meglio dunque sfruttare l’onda emotiva istintivamente, perché il tragitto non durerà poi così tanto. La melodia non mancherà di timbrare il cartellino (come non pensare allo spaccato offerto da I tratti poetici/ I lati semantici?!) ma quasi “sparirà” dentro quella voglia di azzannare che non mollerà mai il mood principale dell’album.
Dove mitigano i dubbi e nascono credenze distribuisce colpi ben assestati con soluzione di continuità. Colpi in grado di raggiungere certi obiettivi a bruciapelo, già durante un primo e conoscitivo ascolto. La qualità è presente (oserei dire irrequieta), e fiorisce a più riprese dentro un “cerchio” che riuscirà a completarsi a suo modo e con le sue tempistiche senza procurare alcun grattacapo.
Lasciate pure scorrere istinti e la loro sanguigna naturalità.
Summary
Overdrive (2018)
Tracklist:
01. Abbatere Rituali
02. Le Conseguenze Delle Parole
03. Una storia che non si racconta
04. I tratti poetici / I lati semantici
05. Nomi nuovi per vecchi modi di essere
06. Per conoscere sé