L’abisso sonoro dei Darkside Ritual: un viaggio attraverso Chamber of Deathlessness
È stata una folgorazione immediata, quella con i messicani Darkside Ritual. La loro terza fatica, Chamber of Deathlessness, è giunta con forza inaudita e, grazie alla compostezza del suo riffing, è riuscita ad aprire varchi nelle mie difese.
La forza, in un disco come questo, è tutto. Il fulcro dell’assalto sonoro risiede nell’impatto ipnotico che oscilla tra death e black metal. Se a questo insieme aggiungete un tocco di tecnica mai fuori luogo e un manto rituale pronto ad avvolgere ogni cosa, otterrete il suono pieno e stordente dei Darkside Ritual.
Dissonanza e controllo: l’anatomia del suono
La produzione opprime, rifinisce e impreziosisce ogni elemento, scagliando i suoni con violenza dentro un labirinto sonoro dal quale non sarà semplice uscire. Curiosità e voracità ci spingono a esplorarlo, accompagnati da una sottile ansia che, col tempo, si rivelerà assolutamente benefica. I nostri circuiti inizieranno a decodificare un metodo costruito con astuzia e polso fermo, mentre veniamo cullati dai fendenti del basso, e trascinati in un nucleo psicologico modellato da chitarre che non smettono mai di riflettere e di ragionare.
Chamber of Deathlessness è un blocco oscuro, ma sa trovare i suoi spiragli: luoghi dove l’energia trattenuta può finalmente sentirsi libera di fluire. L’intuito dei musicisti naviga sicuro lungo le corde, dipanandosi nell’etere tra dissonanze mai troppo brusche e antri melodici ruvidi, sempre al servizio di un abbraccio sonoro mai invasivo.
Spirali sonore si dipanano dai fendenti taglienti di Shards of Eye, dove chitarre “curiose” si avventurano con metodo nell’esplorazione sonora. La componente vocale suggella il tutto come un morbo viscerale, un’impronta che guarda in faccia gli anni ’90 e aggiunge ulteriore profondità al suono, concepito con meticolosa attenzione dai Darkside Ritual.
Brusca e intricata, Cranial Sacrilege colpisce senza preavviso, aprendo la strada a una solida To Behold the Miracle of Extinction, capace di passare dalla melodia all’assalto in un battito di ciglia. Tutta la qualità compositiva della band emerge con forza in Treacherous Mass. Un altro passaggio che, tra razionalità e profondità, rende quest’esperienza sonora qualcosa di altamente speciale.
Una chiusura rivelatrice e l’eco di una cupa creazione
Assimileremo tutto lentamente, e il primo vero effetto arriverà ascoltando le note dell’ultima traccia, Yield for Negativa. È lì che riceveremo la prima “rivelazione”; è da lì che ripartirà l’esplorazione interiore di un’opera senza dubbio coraggiosa. Soprattutto dotata di una profonda, ombrosa creazione pronta a stendersi sempre più.
Chamber of Deathlessness è un disco da consumare avidamente. I complimenti a Chaos Records sono dovuti.
Summary
Chaos Records (2025)
Tracklist:
01. Shards of Eye
02. Cranial Sacrilege
03. To Behold the Miracle of Extinction
04. Treacherous Mass
05. Age of Upheavel
06. Yield for Negativa