Cuff – Transient Suffering Through the Ergosphere

Cuff – Transient Suffering Through the Ergosphere: brutal slam e decomposizione cosmica

Continua l’esplorazione nel campo del brutal “slam” death metal con i canadesi Cuff. Prosegue imperterrita la dichiarazione esplicita di un corpo putrefatto, ma in “declinante” evoluzione. Un corpo che cerca di apparire il meno umano possibile.

Ci saranno contaminazioni ossessivamente ricercate, in parte volontarie nel loro disperato tentativo di rimanere ancorate a qualcosa di solido: radiazioni subito percettibili anche da lunga distanza, malattie ancora sconosciute pronte a fare il loro ingresso in scena e così via.

Il divertimento generato dall’ennesimo full-length della band, intitolato Transient Suffering Through the Ergosphere, è notevole, e soprattutto non conduce mai alla noia (a differenza del suo predecessore, che ne disperdeva un bel po’). È figlio di una produzione che, già in partenza, rappresenta un discreto incentivo a proseguire l’ascolto.

Sarà dunque una sfida tra quest’ultima e l’alienante prestazione vocale – capace di saltare da un’estremità all’altra del genere – a determinare la riuscita di un disco che sfrutta appieno le sue sette monolitiche tracce. In chiusura troviamo due bonus. La ri-registrazione di Breeding Diverse Entities, opening track del loro vecchio Universal Punishment, e una cover dei Cock and Ball Torture, Supreme Genital Goddess.

Radiazioni sonore e malattie sconosciute: l’atmosfera del disco

Transient Suffering Through the Ergosphere può essere descritto come lo scontro tra l’umano e ciò che non lo è. I classici paragoni da “lavandini otturati” o “maiali ingrifati” esplodono nel lasciare spazio a un più comune (e putrefatto) growl d’oltretomba – sebbene sempre contaminato. Basterebbe questa malsana unione per generare scompiglio e sudata eccitazione, ma quando entrano in gioco riff pachidermici al quadrato, incollati chissà dove e per sempre, è lì che si apprende davvero il segreto della proposta. Proprio lì troveremo il “cibo” immaginato, ora divenuto concreto e orridamente servito.

Non è un capolavoro, ma Transient Suffering Through the Ergosphere non è nemmeno un disco da liquidare con un freddo “la solita roba”. Ha molto da offrire – una volta acchiappato il mood – nella sua oleosa poltiglia, pronta ad appiccicarsi addosso alla prima superficie candida incontrata lungo il cammino.

Anche gli effetti rumoristici sottostanti giocano ruoli timidi ma fondamentali. Mentre le chitarre, da parte loro, diventano a tratti pungenti zampilli capaci di ferire davvero durante le parti più aggressive. Diverso il discorso quando restano in bilico, sospese a mietere e sputare fango a profusione, già morte ancor prima di prendere vita.

Ed è proprio questa la chiave: quando ci si accorge di essere rimasti impantanati fino alle ginocchia, incapaci di uscire da quella sfera dimensionale, incapaci di immaginare altro se non quello.

Un’esplosione cancerogena percepita dall’interno. Questo – nella sua crudele semplicità – è Transient Suffering Through the Ergosphere. Questa la malattia che porta con sé con cieca fierezza la musica dei Cuff. Cercare di decodificarlo sarebbe tempo sprecato: meglio premere play e goderselo nella sua imprevedibilità costante. Transfusion of Bodily Fluids è un ottimo biglietto da visita per comprenderne al meglio tali farneticazioni.

Marchi indelebili e ruggiti finali

Nessuna traccia delude, e una menzione speciale va a Gorging the Sacred Carrion e Through the Ergosphere, brani capaci di tracciare un preciso e sicuro trademark.

I Cuff preparano l’atmosfera nel migliore dei modi. Il disco, nel suo piccolo e particolare universo, è ambizioso e saprà attendere paziente – e sornione – le sue vittime. Vittime che, a seconda dei casi, potranno cambiare il proprio giudizio da un timido “sufficiente” a un convinto “ottimo”. Ruggiti semi-umani sono pronti all’imminente iniezione.

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Summary

Gore House Productions (2014)

Tracklist:

01. Spastic Craniotomy
02. Malignant
03. Transfusion of Bodily Fluids
04. Gorging the Sacred Carrion
05. The Transcendence of Mankind
06. Sub-sonic Impacts
07. Through the Ergosphere
08. Breeding Diverse Entities (Re-recorded)
09. Supreme Genital Goddess (Cock and Ball Torture cover)

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