Collapse Under The Empire – Sacrifice & Isolation

Collapse Under The Empire è la scoperta che ti folgora, il classico disco che svela subito le proprie astuzie e potenzialità ma non per questo ti evita un crescendo con te stesso praticamente continuo.

Sacrifice & Isolation si muove come un grafico finanziario, ma le sue movenze non ingannano, sono sicure, impercettibili. Si spostano in modo lento, infettando dentro e fuori, corpo e aria, con continui cambi luce e di prospettiva. E’ tutto così lineare, tutto così perfetto che quasi non ci accorgiamo dell’effettiva forza che si accumula brano dopo brano, ascolto dopo ascolto.

Il disco è la seconda parte di un concept cominciato nel 2011 con l’album Shoulders & Giants, per fortuna non c’è stata alcuna fretta nel realizzare questa nuova parte che appare da subito ricchissima di soluzioni e contenuti sensoriali. Ho percepito la prima parte dell’album come più umana, in qualche modo più vicina come presenza fisica o vagamente tale, mentre dalla seconda parte in giù comincia un lavoro meticoloso sull’impalpabilità, gli orizzonti si allargano (guardando la copertina il paragone che mi viene da fare è quello di come certe cose siano più chiare con uno sguardo a distanza piuttosto di uno ravvicinato, ovvero quando un viaggio arriva all’epilogo e bisogna cominciare a cambiare prospettive) e svaniscono su tinte d’inquietudine, e noi, lasciati come sole ed uniche prede di noi stessi.

La proposta è l’ormai classico post rock strumentale, di quello caro a God Is An Astronaut o Mono tanto per capire grossomodo le coordinate di riferimento. Musica da colonna sonora cinematografica, ma soprattutto per la nostra vita, per tutto quello che abbiamo interiorizzato durante la nostra breve esistenza, un gioco di riflesso  continuo, in grado tanto di emozionare quanto di far dimenticare, ed infine, inevitabilmente, ogni cosa “salirà a galla” in maniera definitiva, come tangibile compagna.

Sacrifice inizia nel migliore dei modi, elettronica e ritmi ben scanditi preparano il terreno ad echi e suggestioni, al resto pensano le vibranti note di chitarra che piano piano tutto vogliono e tutto si prendono. Isolation getta rarefazione nell’aria, e il nostro sguardo vaga e vaga, disperso e senza punti di riferimento, Massif imprime il primo deciso sentore cinematografico che prenderà piede in maniera esponenziale da questo frangente in poi.

Lost ed Awakening (quando la calma emoziona) riflettono pari pari i loro titoli mentre A Broken Silence si ritrova come giudiziosa spartiacque, in lei c’è condensata la vivacità delle prime canzoni e lo spettro di quelle che seguiranno. Tra queste, le ultime due sono un qualcosa di tremendamente intenso, non possibile spiegarle a parole, basta lasciare andare avanti il disco per arrivarci (e qui mi sovviene un ordine o due: “non provate a slegare le canzoni tra di loro”, o il classico “non dividete i flussi”). Pima What The Heart Craves For e poi The Path (legate fra di loro in modo viscerale) sono la perfetta conclusione per tutto quello appena affrontato.

I Collapse Under The Empire vogliono le nostre emozioni, i nostri ricordi, sulle loro note queste girano, sostano, impennano, ogni passaggio vuole questo, non importa se sia un frangente positivo o uno in qualche modo più cupo. L’assenza di una voce permette una interpretazione pressoché sconfinata e questo è sicuramente il grandissimo pregio del tutto. Un pregio perché il suono arriva noi in maniera pulsante, le costruzioni tentano continuamente l’approccio più intimo possibile e quando riescono così bene non si può che restare in contemplazione. Rimanere fermi o meglio imbambolati, vivere la musica, noi stessi e tributare -se possibile- la giusta attenzione a questi due ragazzi (quasi ci si dimentica che la creazione è pur sempre umana).

Uscite, girate, guardatevi attorno,  è questo che Sacrifice & Isolation vuole da voi, ed è lì che trova rinnovata e consolidata forza, un disco per scrutare ciò che ci circonda, in quieta assenza di un ravvicinato distacco.

  • 80%
    - 80%
80%

Summary

Finaltune Records (2014)

01. Sacrifice
02. Isolation
03. Massif
04. Lost
05. Awakening
06. A Broken Silence
07. Light In The Distance
08. Stairs To The Redemption
09. What The Heart Craves For
10. The Path

Commenta