Con una copertina ed un packaging che mettono subito la pulce nell’orecchio arrivano al debutto I Cleisure, formazione proveniente dalla Campania e nata dalle ceneri degli Slamina.
Il terzetto rilascia tramite Overdub Recordings l’album di debutto Hydrogen Box e il tutto si trasforma in un bel tuffo di gusto nel british/rock sound più malinconico ed espressivo possibile. Un’investitura voluta, marcata, profondamente ricercata ed ottenuta per mezzo di un sound sbarazzino e dolciastro (ben arrotondato agli Acme Recording Studio), a suo modo introspettivo ma da subito anche assai persuasivo.
I Cleisure hanno optato per una forma disco agile e priva di particolari lungaggini. Hydrogen Box in questo modo riesce a viaggiare ad un ritmo delicato e veloce, agendo con fare sensoriale e facendonsi largo a suon di piccoli colpi di stiletto lungo i suoi dieci, scattanti pezzi.
Bisogna certamente pagare dazio ad un primo ascolto che potrà sembrare persino “deboluccio” (andrà di sicuro trovato il modo di coabitare con l’operato lirico –parecchio singolare- di Terenzio Procaccino), ma saranno solo piccoli semi piantati pronti a svilupparsi nei successivi ascolti. Sarà a questo punto che potremo decidere quanto il disco sia effettivamente di nostro gusto, soprattutto sulla base di determinate sensazioni adibite a toccare tasti nevralgici come nostaglia e ricordo. E’ proprio questo che farà rientrare Hydrogen Box in quella particolare categoria che definisco: “malinconia estiva” (sarà quella chiusura con Across the Stormwalk ad accentuare il pensiero?). Sono abbastanza certo che l’album acquisti maggior valore se ascoltato all’aria aperta, con ambienti larghi e pieni, soleggiati, pronti a sovrastare ogni sguardo e pensiero.
Banalmente possiamo definire i Cleisure come l’unione di certo garage rock/shoegaze a sentori di gruppi stra-famosi come Oasis e Green Day. Ma la volontà di pigiare alcuni tasti diciamo “confidenziali” li rende sicuramente più calzanti ad una dimensione puramente underground.
Terror-Struck, gli echi zuccherosi di Maze Marauder, la baldanzosità di Television Is a Trap for Kids e il dinamismo di Mask Attack le canzoni che mi sento di sottolineare anche se c’è da dire che Hydrogen Box mantiene una solida base dall’inizio sino alla sua fine.
Summary
Overdub Recordings (2019)
Tracklist:
01. Broken Tiles Are Attracting the Mailbox
02. Locked in a Pocket
03. The Illusion Lies but You’re Still a Machine
04. Terror-struck
05. Pollution
06. Maze Marauder
07. Whay
08. Television Is a Trap for Kids
09. Mask Attack
10. Across the Stormwalk